Gli investitori dovranno attendere altri quattro giorni. L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati (OPEC+) hanno annunciato giovedì il rinvio dell’1È fino al 5 dicembre della sua prossima riunione.
Ufficialmente questo ritardo è dovuto al fatto che diversi ministri del cartello sono attesi ad un evento organizzato dal Kuwait questo fine settimana. In realtà, potrebbe essere a causa di divergenze all’interno dell’organizzazione che i suoi membri devono decidere su un futuro aumento della loro produzione. Lo afferma Jorge Leon, analista di Rystad Energy, riportato da AFP, OPEC+ “ha bisogno di concedersi più tempo per gestire visioni divergenti all’interno dell’organizzazione”.
Rischio di squilibrio
Il cartello avrebbe dovuto rimettere i barili sul mercato lo scorso ottobre riducendo i tagli alla produzione di 180.000 barili al giorno (bpd) prima di rinviare questa ripresa a novembre e poi a dicembre.
Gli analisti si aspettano che questa decisione venga nuovamente rinviata a causa della pressione sul prezzo dell’oro nero. La debolezza della domanda proveniente dalla Cina, l’aumento della produzione al di fuori dell’OPEC, in particolare negli Stati Uniti, e gli ultimi sviluppi favorevoli in Medio Oriente hanno portato ad un calo del prezzo del Brent che si avvicina nuovamente ai 70 dollari al barile.
Gli analisti di UBS si aspettano che il cartello mantenga la sua disciplina ancora per diversi mesi o rischierà di creare uno squilibrio a favore della domanda che potrebbe indebolire ulteriormente i prezzi.
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