Dopo mesi di ribasso, nel 3° trimestre i prezzi delle vecchie abitazioni sono rimasti pressoché stabili, secondo i dati del notaio Insee. Ma gli accordi continuano a crollare.
È questa la fine del declino? In Francia, i prezzi degli immobili d’epoca si sono stabilizzati nel terzo trimestre (-0,1%) dopo un anno e mezzo di calo, secondo l’indice di riferimento Notaires-Insee pubblicato giovedì 28 novembre.
Il calo dei prezzi delle abitazioni esistenti si era già attenuato nel trimestre precedente, con un calo dello 0,5%, rispetto al -1,5% del primo trimestre 2024 e al -1,8% del quarto trimestre 2023.
Su un anno anche il calo dei prezzi si è attenuato e si è attestato al -3,9%, dopo il -4,9% nel secondo trimestre e il -5,2% nel primo trimestre del 2024. I prezzi sono diminuiti per il quinto trimestre consecutivo.
Nell’Île-de-France, il valore degli immobili vecchi si stabilizza (-0,1%), dopo sette trimestri consecutivi di calo. Al di fuori dell’Ile-de-France, dove i prezzi sono in calo dalla metà del 2023, il calo è equivalente.
Il numero di transazioni è ancora al minimo
Secondo i dati provvisori destagionalizzati, il calo dei prezzi è simile per le case (-3,9% su base annua) e gli appartamenti (-3,8%).
Il numero di transazioni registrate dai notai “continua a diminuire”, come è avvenuto “dalla fine di settembre 2021”, rileva il documento pubblicato dall’INSEE.
A fine settembre 2024, il numero di transazioni effettuate negli ultimi 12 mesi è stimato a 780.000, dopo 792.000 a fine giugno 2024 e 825.000 a fine marzo 2024. Il numero di transazioni accumulate nell’arco di dodici mesi è quindi raggiunto un nuovo minimo dal 2015.
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