Questo lunedì 25 novembre 2024, un uomo è stato preso in custodia dai gendarmi della SR di Grenoble per il suo presunto coinvolgimento in due casi irrisolti nell’Isère. Vengono prese in considerazione le tracce di un serial killer.
Un grande passo avanti è stato fatto nel caso degli “scomparsi dell’Isère”, una serie di crimini avvenuti negli anni ’80 e ’90, segnati da numerosi misteri.
Un uomo, identificato tramite il suo DNA, è stato preso in custodia dai gendarmi di Grenoble il 25 novembre 2024, riferisce le informazioni di RTL.
È sospettato di essere legato a due casi irrisolti: l’omicidio di Leïla Afif, uccisa e ritrovata nel 2000 a La Verpillière, e quello di Nathalie Boyer, una quindicenne sgozzata nel 1988 a Saint-Quentin . Fallavier. Questi comuni, situati nello stesso settore, rafforzano le ipotesi di legami geografici e potenzialmente criminali.
I due file rilanciati nel 2022
I due dossier sono stati rilanciati nel 2022 dal centro “cold case” di Nanterre, sostenuto dalla Divisione nazionale dei casi irrisolti (DIANE) e dalla Sezione di ricerca di Grenoble.
Nel caso Leïla Afif, il DNA scoperto nei sigilli ha permesso di identificare la sospettata, 24 anni dopo i fatti. Per Nathalie Boyer, sebbene non sia disponibile il DNA, altri indizi stabiliscono collegamenti con questo stesso individuo.
Il corpo di Nathalie Boyer fu ritrovato nel 1988, sul ciglio di un binario ferroviario, un giorno dopo la sua scomparsa. L’autopsia ha rivelato che le era stata tagliata la gola senza subire violenze sessuali. L’indagine all’epoca fu abbandonata fino a quando non fu ripresa nel 2022.
Da parte sua, anche l’indagine su Leïla Afif è stata chiusa per mancanza di prove. Questa madre è scomparsa nel maggio 2000 dopo essere andata a Saint-Quentin-Fallavier per iscrivere suo figlio alla formazione. Il suo corpo fu ritrovato cinque giorni dopo in un canale, ucciso a colpi di arma da fuoco. Il dipartimento dei “cold case” aveva riaperto questo fascicolo parallelamente a quello di Nathalie Boyer.
Un sospetto preso in custodia
Secondo RTLl’uomo posto in custodia di polizia, ormai sessantenne, potrebbe essere il principale sospettato in questi casi. Gli investigatori hanno ora 96 ore per verificare i collegamenti tra questi crimini e il sospettato.
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