In Mali, nulla sta andando bene tra i militari al potere a Bamako e Barrick Gold. In un recente comunicato stampa pubblicato ieri, martedì 26 novembre, la compagnia mineraria canadese ha confermato l’arresto di “quattro dipendenti del suo complesso minerario Loulo-Gounkoto”. Sono stati “incriminati e detenuti in attesa del processo”, precisa, senza rivelare le ragioni del loro arresto.
“Trovare una soluzione amichevole della controversia”
Secondo RFI, questi dipendenti locali della società orafa sono perseguiti per “riciclaggio di denaro e danneggiamento della proprietà pubblica”. Barrick Gold afferma di negare queste accuse.
Tuttavia, ha dichiarato di aver scelto di continuare a lavorare con il “governo maliano per trovare una soluzione amichevole della controversia che garantisca la vitalità a lungo termine del complesso minerario di Loulo-Gounkoto”.
Nello stesso comunicato stampa, Marc Bristow, presidente e amministratore delegato di Barrick Gold, ha informato che la sua società stava cercando dal 30 settembre di “finalizzare un memorandum d’intesa che guiderebbe la futura partnership di Barrick Gold con il governo, compresa la quota di partecipazione statale sui benefici economici generati dal complesso e sul quadro giuridico entro il quale questo verrebbe gestito.
“I nostri colleghi (sono) ingiustamente imprigionati”
Si rammarica che i tentativi della multinazionale di “trovare una soluzione reciprocamente accettabile (sono) finora falliti”. Ciò non impedirà tuttavia alla Barrick Gold di continuare a collaborare con il governo “per risolvere tutte le richieste avanzate contro l’azienda e i suoi dipendenti e ottenere il rilascio anticipato dei nostri colleghi ingiustamente imprigionati”, ha assicurato.
Inutile dire che quattro dipendenti della Barrick Gold erano già stati arrestati lo scorso settembre, per ragioni sconosciute, prima di essere rilasciati dopo diversi giorni.
Non sulla stessa lunghezza d’onda
Il 23 ottobre 2024, il ministro maliano delle Miniere ha criticato la società canadese per aver violato “gli impegni (assunti) nell’ambito di un accordo volto a distribuire più equamente lo sfruttamento delle risorse minerarie a beneficio di tutte le parti interessate”. Barrick Gold ha respinto queste accuse, affermando di aver pagato al governo 50 miliardi di FCFA all’inizio di ottobre come parte dei negoziati.
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