I prezzi dell’oro sono scesi giovedì mentre il dollaro USA si è rafforzato mentre gli investitori valutavano una serie di dati economici che mostravano un rallentamento dell’inflazione, suggerendo che la Federal Reserve potrebbe essere cauta riguardo ai timori di ulteriori riduzioni dei tassi di interesse.
L'oro spot è sceso dello 0,3% a 2.627,60 dollari l'oncia, alle 03:02 GMT.
I futures dell'oro USA scendono dello 0,5% a 2.627,00 dollari.
L’indice del dollaro è aumentato dello 0,1%, riducendo l’attrattiva dell’oro per i detentori di altre valute. [USD/]
Il mercato è concentrato sui tagli dei tassi della Fed, con gli ultimi dati sulla spesa per consumi personali (PCE) che suggeriscono un rallentamento dell'inflazione, portando ad aspettative che la politica della Fed il prossimo anno potrebbe essere meno accomodante del previsto, ha affermato Kelvin Wong, analista di mercato senior di OANDA per l'Asia Pacifico.
Nel frattempo, la difficoltà della Fed di riportare l’inflazione al target del 2%, combinata con la possibilità di tariffe più elevate sotto la prossima amministrazione Trump, potrebbe limitare la capacità della banca centrale americana di attuare tagli dei tassi il prossimo anno.
Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, esiste attualmente una probabilità del 64,7% che i tassi vengano tagliati di un quarto di punto a dicembre.
Separatamente, la presidente messicana Claudia Sheinbaum ha messo in guardia contro ritorsioni se Trump dovesse implementare dazi del 25%, citando potenziali perdite di posti di lavoro negli Stati Uniti e l’aumento dei prezzi al consumo.
L’oro è considerato un rifugio sicuro durante i periodi di instabilità economica o geopolitica, comprese le guerre commerciali.
Si prevede che gli scambi saranno limitati, con i mercati statunitensi chiusi giovedì per la festività del Ringraziamento.
Nel breve termine, in particolare nei prossimi giorni o due, l’oro potrebbe subire ulteriori pressioni. Tuttavia, il trend rialzista a lungo termine dell'oro rimane intatto, ha aggiunto Wong.
Mercoledì l'SPDR Gold Trust, il più grande fondo quotato in oro, ha dichiarato che le sue partecipazioni sono scese dello 0,10% a 878,55 tonnellate. [GOL/ETF]
L'argento spot è sceso di quasi l'1% a 29,78 dollari l'oncia, il platino è sceso dello 0,1% a 928,05 dollari e il palladio è rimasto stabile a 972,75 dollari.
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