Un testo di Catherine Contant
Da mercoledì è in corso un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano. Ciò significa che i due nemici (teoricamente) smetti di attaccare. Ma questa pausa non significa che la guerra, che dura da più di un anno, sia finita.
Un cessate il fuoco avviene quando due nemici in guerra decidono, di comune accordo, di fermarsi temporaneamente i combattimenti. In cambio, ciascuno di loro promette di rispettare qualcosa di diverso condizioni che hanno negoziato tra loro.
Abbiamo pochissimi dettagli sull’accordo raggiunto. Sappiamo però che ilesercito israeliano ha 60 giorni per lasciare il sud del Libano. Da parte sua, il Hezbollah deve ritirarsi anche da questa regione, che si trova vicino al confine tra Libano e Israele. Solo ilesercito ufficiale del Libano e il forze di pace delle Nazioni Unite hanno il diritto di restare sul territorio per aiutare la popolazione.
Israele si trova direttamente a sud del Libano.
Foto: Radio-Canada / Ève Laguë
Un accordo fragile
Israele ha insistito che riprenderà gli attacchi se Hezbollah non rispetterà l’accordo.
Non sappiamo quindi quanto durerà la tregua. Ma questa pausa consentirà al governo libanese di misurare la situazione danno nel sud del paese.
Del decine di migliaia di sfollati a causa del conflitto potrà eventualmente anche ritornare in patria, sia in Libano che in Israele.
Con informazioni dell’Agence France-Presse
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