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Dalla farmacia al fitness: La corsa all’oro del bitcoin – Crypt On It

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La febbre del Bitcoin colpisce Wall Street: aziende dal fitness al settore farmaceutico si lanciano nel Bitcoin nella speranza di replicare il successo esplosivo di MicroStrategy. Ne parliamo nell’Analisi Criptica, dopo le novità essenziali da ricordare di questa settimana.

Blocco 1: notizie essenziali

Brasile: verso una riserva sovrana di bitcoin?

Un disegno di legge presentato dal deputato brasiliano Eros Biondini propone di creare una riserva strategica sovrana in bitcoin (RESBit), che rappresenterà fino al 5% delle riserve internazionali del Brasile, ovvero circa 370 milioni di dollari. Questa iniziativa mira, secondo il deputato, a diversificare gli asset del Tesoro, proteggersi dai rischi geopolitici e sostenere l’emissione di una valuta digitale della banca centrale (MNBC). Il testo prevede una gestione patrimoniale da parte del Ministero delle Finanze con controlli severi, rapporti semestrali e formazione in blockchain e criptoeconomia. Ispirato dall’esempio di El Salvador, e sebbene improbabile in questa fase, questo progetto riflette l’interesse di alcuni alti funzionari per Bitcoin.

Stati Uniti: la CFTC sarà presto responsabile della regolamentazione delle criptovalute?

Secondo quanto riferito, il presidente eletto Donald Trump sta valutando la possibilità di trasferire la regolamentazione delle criptovalute dalla SEC (Securities and Exchange Commission) alla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), selon Fox Business. Questa agenzia, considerata più flessibile, potrebbe riclassificare alcune criptovalute come materie prime piuttosto che come titoli, il che segnerebbe un punto di svolta nel quadro normativo americano. La SEC, criticata per la sua severità sotto Gary Gensler, manterrebbe il suo ruolo nei titoli. Se questo cambiamento si concretizzasse, inaugurerebbe una nuova era di regolamentazione delle criptovalute negli Stati Uniti, in linea con la visione pro-criptovaluta di Trump durante la sua campagna.

Gary Gensler lascerà il suo incarico il 20 gennaio

Gary Gensler, presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), ha annunciato le sue dimissioni a partire dal 20 gennaioil giorno dell’insediamento di Donald Trump. Questa decisione, attesa dopo la vittoria di Trump, pone fine al suo controverso mandato segnato dalle tensioni sulla regolamentazione delle criptovalute. In una dichiarazione, Gensler ha ringraziato il presidente Biden e i suoi colleghi, sottolineando l’impegno della SEC a far rispettare la legge “senza paura o favore”.

Charles Schwab offrirà il trading di criptovaluta

Charles Schwab, uno dei più grandi gestori patrimoniali del mondo con quasi 10mila miliardi di dollari in gestione, ha annunciato il suo ingresso rafforzato nel mercato delle criptovalute. Durante il Conferenza Schwab IMPACTil suo futuro CEO, Rick Wurster, ha rivelato che la società voleva offrire ai suoi clienti la possibilità di scambiare direttamente criptovalute, oltre ai prodotti già disponibili come gli ETF o i Bitcoin Futures. Charles Schwab ha inoltre acquisito una partecipazione in EDX Markets, suggerendo una strategia di integrazione più ampia nel mercato delle criptovalute, potenzialmente con la creazione di un exchange.

Blocco 2: Analisi criptica della settimana

Il playbook bitcoin: una nuova ondata di speculazione per le imprese?

L’aumento vertiginoso del bitcoin nelle ultime settimane ha innescato una nuova tendenza tra le società quotate in borsa. Dai produttori di attrezzature per il fitness alle aziende biofarmaceutiche fino ai produttori di batterie, più di dieci aziende hanno annunciato l’intenzione di destinare una parte delle loro riserve di liquidità al bitcoin solo nel mese di novembre. Per queste aziende, bitcoin non è solo un asset digitale su cui realizzare profitti: è diventato l’ultimo biglietto per il boom del mercato azionario.

Questa corsa all’oro aziendale ha le sue origini in una strategia implementata da Michael Saylor, presidente esecutivo di MicroStrategy. Dal 2020, Saylor ha trasformato la sua azienda da una modesta società di software in un veicolo di investimento Infatti nel bitcoin. I risultati? Un’impennata del prezzo delle azioni di MicroStrategy, che è aumentato di 30 volte da quando ha iniziato ad acquistare bitcoin e il cui valore di riserva è attualmente stimato a 38 miliardi di dollari (386.700 BTC). Le azioni della società sono raddoppiate dopo la vittoria elettorale di Donald Trump, spinto dalla sua posizione pro-cripto.

Prezzo delle azioni MicroStrategy
Zonebourse

Perseguire il sogno di MicroStrategy

Aziende come Anixa Biosciences (ANIX) sono ansiose di replicare il successo di MicroStrategy e della sua strategia con Bitcoin. Venerdì scorso, Anixa ha annunciato che il suo consiglio di amministrazione ha approvato l’acquisto di bitcoin, facendo salire le sue azioni del 19% prima di chiudere con un guadagno del 5%. Allo stesso modo, la società di attrezzature per il fitness Interactive Strength (TRNR) ha rivelato l’intenzione di investire 5 milioni di dollari in bitcoin. Il suo titolo è salito dell’80% durante la giornata, prima di chiudere con un balzo dell’11%.

La tendenza è continuata con Hoth Therapeutics (HOTH), che ha annunciato l’acquisto di 1 milione di dollari in bitcoin, facendo salire brevemente le sue azioni del 25%. Altre società, tra cui Rumble, LQR House, Cosmos Health, Nano Labs e Solidion Technology, hanno registrato aumenti temporanei simili dopo aver rivelato le loro strategie di flusso di cassa bitcoin.

Tuttavia, non tutte le storie sono state positive. Acurx Pharma (ACXP) ha visto crollare le sue azioni dopo aver annunciato i suoi piani, a ricordare che cavalcare l’onda del bitcoin non è garanzia di successo.

Speculazione o strategia?

La corsa a MicroStrategy sottolinea il crescente fascino del bitcoin come bene di tesoreria per le aziende. Per alcuni esperti del settore, se qualche anno fa acquistare bitcoin sembrava troppo rischioso, oggi non comprarlo può essere considerato rischioso. Per molte aziende, allinearsi al trend crypto non significa solo diversificazione, ma è anche un modo per accedere a nuovi mercati di capitali raccogliendo fondi, come la strategia di MicroStrategy che ha finanziato l’acquisto di bitcoin attraverso l’emissione di titoli di debito convertibili.

Gli scettici mettono in guardia anche dai paralleli con le mode del passato. Alla fine degli anni 2010, le aziende hanno aggiunto il termine “Blockchain” al loro nome per capitalizzare la criptomania, con casi famigerati come quello di Long Island Iced Tea, che si è ribattezzata Long Blockchain e ha triplicato il prezzo delle sue azioni, prima di essere cancellata dal Nasdaq. ed essere accusato di insider trading.

Se l’entusiasmo è reale per le aziende che conservano bitcoin nelle loro casse, i rischi sono altrettanto significativi. Le aziende che si tuffano a capofitto nel BTC si trovano ad affrontare una potenziale volatilità, valutazioni insostenibili e la possibilità di cadere nella stessa trappola delle bolle speculative del passato. Nel caso di MicroStrategy, un’inversione violenta e duratura del bitcoin potrebbe addirittura mettere a repentaglio la solvibilità dell’azienda. Vi ho parlato più in dettaglio di questo caso nell’ultimo episodio di Crypt On It: MicroStrategy, l’azienda che supera Nvidia

Ora, resta da vedere se questa ondata di adozione aziendale segni un momento di trasformazione per bitcoin e l’ecosistema che ruota attorno ad esso, o se si tratti di una tendenza fugace. La risposta nei prossimi mesi.

Blocco 3: Top e Flop

Classifiche delle criptovalute
(Clicca per ingrandire)

Zonebourse

Blocco 4: Letture della settimana

L’industria delle criptovalute aiuta Donald Trump a scegliere le previsioni della SEC(Cablato, in inglese)

I tre pilastri della Bro-Economy (L’Atlantico, in inglese)

Dogecoin è uno scherzo: cosa c’è dietro il suo rally? (La conversazione, in inglese)

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