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I premi del fumetto Töpffer premieranno i talenti ginevrini

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Giovedì il campus HEAD ospita i Töpffer Prizes, un importante riconoscimento per la 9a arte. Coranda Pierrehumbert, co-presidente della giuria, è nostra ospite.

Assegnati dal 1997 dalla Città di Ginevra e dal Cantone, i Premi Töpffer mirano a dare visibilità al mondo del fumetto. Il Gran Premio, che premia il lavoro di un artista, sarà assegnato a Winshluss.

Questo francese ha conquistato la giuria per il suo profilo unico. “È un artista veramente impegnato, transdisciplinare, completo, molto forte e molto potente”, afferma Coranda Pierrehumbert. Volevamo mettere in risalto qualcuno che ha un temperamento forte e anche una matita straordinaria”. Winshluss ha ricevuto il Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2007 per l’adattamento di Persepolis. Il film d’animazione vinse anche due premi César l’anno successivo, tra cui quello per la migliore opera prima. Quell’anno riceve il premio per il miglior album al Festival di Angoulême con Pinocchio.

Un vivaio ginevrino “piuttosto straordinario”.

Verranno assegnati altri due premi. Per il Premio Töppfer di Ginevra sono nominati Ibn Al Rabin, Alex Baladi e Juliette Mancini. Per il Premio Töpffer per i giovani fumetti sono in lizza Fanny Rose, Jano e Stanyslas Leray. “La selezione viene effettuata in base all’approccio dell’artista, alla sua carriera, alla conoscenza della giuria dell’intera scena attuale”, afferma Coranda Pierrehumbert. A volte i dibattiti sono accesi, ma in generale la decisione è abbastanza unanime.

Ginevra ha un legame speciale con i fumetti. Infatti, Töpffer è nato a Ginevra ed è riconosciuto come l’inventore del fumetto. HEAD, ma anche la Scuola Superiore del Comics, offrono una formazione unica e alimentano il bacino di talenti. Molti librai, editori e autori ginevrini sono attivi nel settore. “Dicono che abbiamo tutto l’alfabeto, da Albertine a Zep, ma è vero che ci sono un certo numero di autori, che molti posti ci invidiano”.

Entro la fine del 2027, un museo del fumetto potrebbe vedere la luce a Grand-Saconnex. Il Gran Consiglio dovrà prendere una decisione al più presto. “È importante mostrare gli archivi Töpffer, ma anche mostrare il lavoro di questa straordinaria fucina”, aggiunge Coranda Pierrehumbert. E proprio dell’epoca Töpffer risale la villa Sarasin, che ospiterà questo museo. Ci sarà quindi una doppia esperienza, tra la scoperta della 9a arte e un luogo dove quest’arte è stata creata.

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