Il tribunale penale di Dunkerque, in Francia, ha condannato mercoledì a multe il locale club di hockey e l’associazione che gestiva la pista di pattinaggio, dieci anni dopo la morte di un bambino colpito da un disco alla testa durante una partita.
Il tribunale ha ritenuto colpevoli le due associazioni, perseguite per omicidio colposo, accertando colpe di imprudenza e violazione degli obblighi di sicurezza.
Ha invece assolto la Federazione francese di hockey su ghiaccio (FFHG), ritenendo che non esistessero elementi sufficienti per caratterizzare una colpa da parte sua.
Secondo le richieste dell’accusa, il tribunale ha condannato l’associazione Dunkerque Détente, che gestiva la pista di pattinaggio, a una multa di 50.000 euro (74.000 dollari canadesi) di cui 20.000 (30.000 dollari canadesi) di sospensione e quella che gestiva il club di Dunkerque a 50.000 euro, di cui 30.000 euro (45.000 dollari canadesi) con tregua.
Il 1 novembre 2014, Hugo, 8 anni, anche lui giocatore di hockey nella squadra under 9 dei “Corsaires” di Dunkerque, è stato colpito dietro l’orecchio dal disco uscito dall’area di gioco poi che si trovava su una panchina vicino in tribuna, poco prima della fine di una partita di Division 1 tra Dunkerque e Reims.
Durante l’udienza del mese scorso, il presidente ha insistito sugli incidenti già provocati dai dischi volati fuori prima di questa tragedia in questo stesso recinto, in particolare in assenza di reti.
Il pubblico ministero, da parte sua, si è scusato con la famiglia di Hugo per la lunghezza del procedimento, affermando che questo ritardo “non era normale”.
La famiglia è “sollevata dal fatto che questa decisione metta fine a dieci anni di procedimento, che le responsabilità di ciascuno siano determinate”, ha reagito mercoledì il loro avvocato David Dhote.
“I dieci anni di procedimento sono stati molto lunghi, ci chiedevamo se ci sarebbero stati dei procedimenti penali”, ha sottolineato.
Per l’avvocato del club di hockey di Dunkerque, Pierre Cortier, questa decisione lascia però “un assaggio di affari in sospeso”, a causa dell’assenza di procedimenti contro il municipio, proprietario della pista di pattinaggio che, secondo lui, era a conoscenza del suo degrado e il rilascio del FFHG.
“Le due federazioni potevano fare poco per organizzare in modo efficace la sicurezza, in particolare per quanto riguarda queste ringhiere traballanti che permettevano il passaggio del disco”, ha detto.
Questa pista di pattinaggio è stata distrutta nel 2019 e sostituita con una più moderna.
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