Il presidente israeliano Isaac Herzog ha sottolineato l'importanza del momento attuale durante una conferenza presso la residenza presidenziale. In un discorso caratterizzato dall’urgenza, ha descritto il periodo attuale come “decisivo” sia sul piano diplomatico che su quello della sicurezza.
“L'accordo di cessate il fuoco nel nord è una decisione giusta e importante”, ha affermato Herzog, sottolineando che il suo successo dipenderà dalla sua capacità di garantire una sicurezza “totale e assoluta” agli abitanti del nord di Israele. Ha riaffermato con forza che “lo Stato di Israele proteggerà i suoi cittadini in ogni momento, in ogni luogo e con ogni mezzo”.
Il presidente ha insistito soprattutto sull'opportunità che questo accordo rappresenta per la liberazione degli ostaggi detenuti a Gaza. “Non possiamo permetterci di perdere altre opportunità”, ha avvertito, chiedendo la mobilitazione totale per il loro ritorno. Ha sottolineato che la “sacralità della vita”, profondamente radicata nell'identità nazionale e statale di Israele, richiede un'azione urgente.
Pur accogliendo con favore i progressi diplomatici, Herzog ha ribadito che la lotta non è finita: “Continuiamo e continueremo a combattere finché tutto il popolo di Israele non potrà vivere al sicuro nelle proprie case – nel nord e nel sud”. Ha invitato i leader politici a realizzare quello che considera “il supremo imperativo umano, morale, ebraico e israeliano”: la restituzione degli ostaggi.
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