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Morte di Émile: “20 investigatori mobilitati permanentemente” in questo “caso complesso”, a che punto sono le indagini dopo il ritrovamento delle ossa lo scorso marzo?

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Hubert Bonneau, direttore generale della gendarmeria, era presente al microfono di RTL questo mercoledì 27 novembre. L'occasione per tornare alla morte del giovane Emile, di due anni e mezzo, il cui teschio è stato ritrovato da un camminatore su un sentiero dell'Haut-Vernet, il 30 marzo 2024.

Otto mesi dopo la scoperta ossa del piccolo Emile, in un sentiero dell'Haut-Vernet, da un passante, Hubert Bonneau, direttore generale della gendarmeria, è tornato sull'argomento su RTL, questo mercoledì 27 novembre.

Ai nostri colleghi spiega che si tratta di un “file complesso” e su quale “20 investigatori” Sono “mobilitati permanentemente”

Ne aggiunge tanti “competenza” sono eseguiti da esperti di l'Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria Nazionale (IRCGN) Chi “confronta i loro risultati” per studiarli. Assicura che la polizia prosegua”lavorare difficile.”

Per quanto riguarda le conseguenze della morte della giovane vittima, il direttore generale della gendarmeria è stato cauto e ha spiegato “Non sia escluso nulla in questa faccenda” prima di ricordare che dietro questa vicenda c'è una famiglia. “Stiamo lavorando per scoprirlo la verità in modo che possa piangere.”, continua.

DNA estraneo

Resta però una domanda ancora senza risposta e alla quale Hubert Bonneau non ha risposto, sottolineandolo l'indagine è ancora in corso e che solo il pubblico ministero potrà rispondere. Si tratta di DNA estraneo alla famiglia che sarebbe stato scoperto sugli abiti di Emile.

Infatti, nell’ottobre 2024, i nostri colleghi della BFM DICI hanno rivelato a cosa stavano lavorando gli investigatori le conclusioni del laboratorio di ematologia medico-legale di Bordeaux che aveva trovato questa famosa traccia di DNA.

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