La FACCC si interroga sul futuro dei cacciatori e dei loro cani dopo una proposta di regolamento europeo.
L’Europa guarda al benessere dei nostri cani, la FACCC si interroga sul futuro dei cacciatori. E più specificatamente su chi ha cani. Richiesta di esenzione per i cani da caccia.
La Federazione delle associazioni dei cacciatori di segugi (FACCC), che difende e promuove la pratica di questo metodo di caccia, ha subito avvertito dell’incoerenza e della pericolosità delle misure previste. Troppo lontano dalle realtà sul campo e dalle competenze. Ma anche la conoscenza che i cacciatori di segugi (ma non sono gli unici) hanno acquisito dai loro animali, anno dopo anno.
Seconda versione della proposta, pubblicata a giugno 2024. Confermando, pur con alcune cancellazioni, i rischi di attuazione delle future normative europee. E le conseguenze disastrose che avrebbe per il mondo della caccia e dello sport cinofilo.
©Isabelle Leca
Verso la fine dei tatuaggi identificativi?
La FACCC accoglie con favore alcune delle misure previste che costituiscono un progresso per il benessere dei cani. In particolare il rafforzamento delle responsabilità dei proprietari nei confronti dei propri animali. L’obbligo di fornire cure adeguate alla specie in termini di cibo, spazio, ecc. Il benessere dei cani da caccia fa parte dell’etica promossa dalla Federazione.
Lei però vuole denunciare incoerenza di altre misurazioni per il mondo della caccia e la vita del segugio. Come ad esempio, l’obbligo di identificazione mediante chip elettronico invece del tatuaggio (facilmente accessibile a un gran numero di cani). O vietando l’uso di collari di stimolazione elettrica per l’addestramento o la gestione dell’abbaiare. Utilizzati in modo corretto e responsabile, questi dispositivi sono efficaci e fonte di comfort e sicurezza sia per i cani che per le persone.
Applicare l’intera proposta ai segugi aggiungerebbe vincoli che molti cacciatori non sarebbero in grado di rispettare. Minacciando l’allevamento, e quindi la sostenibilità, delle razze canine utilizzate appositamente per questa attività. Costituendo un vero e proprio patrimonio vivente, storicamente ancorato ai nostri territori, che dobbiamo oggi preservare per le generazioni future.
La FACCC desidera sfidare l’opinione pubblica ed i decisori politici riguardo a questa situazione per ottenere che nel regolamento europeo vengano aggiunte delle esenzioni per i cani da caccia, come quelle previste per i cani militari, di polizia o doganali; I cacciatori e i loro cani svolgono anche missioni di servizio pubblico a beneficio dell’intera popolazione.
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