lLa Fifa ha deciso di sospendere le controversie legate alle regole sui trasferimenti, ha annunciato martedì in un comunicato stampa diffuso da diversi media.
Due mesi dopo la decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul caso Lassana Diarra, la federazione internazionale di calcio ha adottato questo provvedimento riguardante gli articoli 6 e 17 del Regolamento sullo status e il trasferimento dei giocatori (RSTJ), due punti ritenuti contrari al diritto europeo.
Concretamente, questo potrebbe cambiare il panorama della finestra di mercato di ieri. I giocatori potrebbero così lasciare il proprio club a gennaio senza sanzioni o senza dover pagare un risarcimento.
Si tratta del primo provvedimento della Fifa dopo il caso Lassana Diarra. Il 4 ottobre, la Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) ha concluso che alcune norme della Fifa che regolano i trasferimenti tra club erano “contrarie” al diritto dell’Unione europea e “potrebbero ostacolare la libera circolazione” dei calciatori professionisti.
La Fifa abbandona “tutte le misure disciplinari” contro “giocatori” e “allenatori” che non hanno rispettato queste due regole sull'”applicazione dei diritti finanziari” e sulla “responsabilità solidale””, indica l’organismo calcistico internazionale nel suo comunicato stampa.
La Fifa avverte, tuttavia, che la sospensione dei procedimenti davanti alla propria Commissione Disciplinare non esclude “una successiva reintegrazione” né costituisce una “ammissione dell’illegittimità di tali provvedimenti”.
In un’intervista sul sito della Fifa un mese fa, Emilio Garcia Silvero, direttore della divisione Legale e Conformità dell’organismo, ha spiegato che l’organismo avrebbe “impegnato un dialogo globale con i principali attori” per determinare “le conclusioni da trarre”. dall’affare Diarra.”
Secondo Emilio Garcia Silvero, la discussione “si concentrerà sui parametri per il calcolo degli indennizzi e delle sanzioni in caso di inadempimento contrattuale, e su un meccanismo per il rilascio del certificato di trasferimento internazionale”.
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