Mentre il mondo del calcio è in fermento e il culto del calcio è più attuale che mai, la partita si svolge anche su un terreno completamente diverso, a mille miglia dagli stadi: la moda. Il suo promettente puledro? La maglia del tifoso. Perché, contro ogni aspettativa, la celebre maglia, non contenta di essere un must sugli spalti, ha invaso nelle ultime stagioni anche le passerelle. Tuttavia, originariamente, il maglia da calcio era tutt’altro che predestinato a questa abbagliante reputazione nel campo della moda. Popolare e persino pubblicitario, questo indumento era inizialmente pensato come un capo funzionale e, a prima vista, aveva poco a che fare con la moda. Senza contare i grandi nomi del settore, come Balenciaga, Dior, Gucci e Louis Vuitton, che lo hanno affermato come il capo di moda per eccellenza. Meglio: come nuovo emblema del lusso accessibile. Dopo i leggings da yoga, i ciclisti e lo spogliatoio delle corse, è il turno delle maglie “calcio” di andare in fuorigioco e invadere i nostri armadi. Il suo obiettivo? Trasformandoci in veri puristi, ma non solo.
La maglia da calcio: di maglia in maglia, ripercorri le origini dell’abbigliamento sportivo
Nata circa 150 anni fa in Gran Bretagna, quasi contemporaneamente allo sport di squadra da cui prende il nome, la maglia da calcio non è sempre stata una maglia. All’epoca la maglia era infatti una maglietta: (…)
Leggi di più su Grazia
Questi 3 alimenti antietà agiscono “come il botox” secondo un esperto
“Il peggiore di tutti”: ecco il tipo di piatto che secondo un medico dovreste assolutamente evitare di comprare da Picard
Pamela Anderson al naturale si rivela con un sorriso radioso per una collezione di gioielli
Completo militare, barba di tre giorni… Il principe William fa sciogliere i suoi fan, «è così bello in uniforme»
Letizia di Spagna splendida: la regina di Spagna si rivela con un abito senza spalline e un mantello viola da favola
Canada
Related News :