Sul primo ministro Michel Barnier incombe invece la crescente minaccia di una mozione di censura il governo prevede di adottare il bilancio tramite il controverso articolo 49.3. Questa disposizione, che consente l'adozione di una legge senza votazione, espone l'esecutivo a mozioni di censura che potrebbero portarne il rovesciamento.
Ospite del Tg delle 20:00 su TF1, Michel Barnier ha avvertito che ci sarebbero state “gravi turbolenze sui mercati finanziari” in caso di caduta del suo governo. Il suo discorso, un po' allarmista, resta vago sulle concessioni che sarebbe disposto a fare per allentare le tensioni con l'opposizione. In particolare, su temi chiave come la deindicizzazione delle pensioni dall'inflazione: “Su questo Michel Barnier sembra non volersi muovere, tuttavia, questa è una delle linee rosse fissate da Marine Le Pen“, ricorda Olivier Bost, capo del dipartimento politico di RTL.
Il Primo Ministro ha scelto di rivolgersi direttamente al pubblico nel tentativo di attirare testimoni, cercando di creare pressione popolare sui parlamentari per evitare la censura. Una strategia che può fallire. “Penso che ci sarà suspense fino alla fine”, ritiene Olivier Bost.
La relazione tra Michel Barnier ed Emmanuel Macron
Secondo indiscrezioni riportate da Il parigino e smentito dall’Eliseo, Macron avrebbe espresso dubbi sulla sopravvivenza del suo governo. Questa mancanza di fiducia illustrerebbe una mancanza di fiducia tra il Primo Ministro e il Presidente della Repubblica. “Fino ad allora Emmanuel Macron ha tenuto le distanze dal governo, ritenendolo non il suo governo e lo ha addirittura criticato quando è stato formato”, spiega Olivier Bost. “Questa frase è molto imbarazzante perché ciò significa che Emmanuel Macron si sta intromettendo in quanto sta accadendo a Matignon e sicuramente non vuole farlo“, aggiunge.
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