Il settimo giorno di sciopero degli agenti comunali a Saint-Laurent-du-Maroni è stato caratterizzato da uno scambio di lettere tra il sindacato dell’UTG e il sindaco Sophie Charles. Mentre l’UTG invita al negoziato, il municipio pone diverse condizioni prima della ripresa delle discussioni.
La mobilitazione degli agenti comunali di Saint-Laurent-du-Maroni entra nel suo settimo giorno questo martedì 26 novembre. Gli scambi scritti tra il sindacato UTG, promotore del movimento, e il municipio hanno fatto luce sulle rivendicazioni e sulle posizioni dei due partiti.
In una lettera indirizzata al sindaco Sophie Charles, il segretario generale della sezione locale dell’UTG, Fabien Alaïs, chiede l’apertura di negoziati per risolvere questa impasse. Il sindacato evidenzia diversi punti di disaccordo, tra cui:
- Inosservanza dei protocolli d’intesa;
- L’istituzione delle Funzioni, Suggerimenti e Competenze (IFSE);
- Avanzamenti di grado;
- Orari scolastici;
- Rischi psicosociali;
- Gestione della carriera.
Siamo pronti ad avviare il dialogo per risolvere questo conflitto
afferma Fabien Alaïs, insistendo sulla disponibilità del sindacato a trovare un risultato favorevole.
Nella sua risposta di martedì 26 novembre, Sophie Charles espone le condizioni necessarie per un’eventuale ripresa delle discussioni. Strutturata in sette punti, la sua lettera evidenzia in particolare:
- Chiarimento sull’uso delle ASA: Il sindaco mette in dubbio l’uso delle Autorizzazioni Speciali di Assenza (ASA) da parte di alcuni rappresentanti sindacali, affermando che sono incompatibili con la partecipazione a un movimento di sciopero.
- Validità dell’avviso di sciopero: Sophie Charles ritiene che l’avviso depositato in agosto potrebbe essere giuridicamente inattivo a causa della mancanza di mobilitazione immediata.
- Nuove richieste: Chiede chiarimenti sulle integrazioni apportate alle richieste iniziali, in particolare per quanto riguarda la gestione della carriera.
- Attacchi personali: Il sindaco pretende pubbliche scuse per commenti e striscioni che ritiene offensivi e diffamatori.
È possibile organizzare un incontro una volta rispettate tutte le condizioni richieste.
scrive Sophie Charles, condizionando così l’apertura delle discussioni al rigoroso rispetto delle regole stabilite.
Mentre il sindacato studia la lettera di risposta, la tensione sul terreno resta palpabile. Gli scioperanti restano mobilitati davanti agli edifici comunali, determinati ad ottenere soddisfazione per le loro rivendicazioni. Fabien Alaïs deplora il tono usato nella lettera del municipio, che lui definisce così “sprezzante”.
Lo scambio di lettere segna un passo importante in questo conflitto, ma la risoluzione sembra ancora lontana. Se sono previste discussioni, queste restano subordinate al rispetto delle regole fissate dal municipio, che il sindacato percepisce come un ostacolo al dialogo.
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