Amgen registra il calo maggiore dell'S&P500 (-11,56 a 260 dollari) dopo aver pubblicato i risultati del suo farmaco sperimentale MariTide: questo prodotto ha causato una perdita di peso media del 20% in un anno, al fondo del range previsto dagli investitori. “Non è stata osservata alcuna associazione tra la somministrazione di MariTide e le variazioni della densità minerale ossea”, sottolinea il gruppo, rispondendo alle preoccupazioni espresse da Cantor Fitzgerald su questo fattore di rischio per le fratture.
Secondo Jefferies, gli investitori sono rimasti delusi anche dal tasso di interruzione del trattamento a causa di effetti avversi, che è stato di circa l'11% rispetto al 4-7% del farmaco del concorrente Eli Lilly.
Quello dell’obesità è un mercato molto promettente, come dimostra il successo del laboratorio danese Novo Nordisk. “I farmaci dimagranti GLP-1 potrebbero rivelarsi i più importanti della storia moderna per le aziende farmaceutiche”, ha affermato un anno fa la banca privata Lombard Odier, citando i prodotti Wegovy e Ozempic di Novo Nordisk, nonché Mounjaro e Zepbound dell'americana Eli Lilly . Per lei questi farmaci “uniscono un enorme mercato potenziale con un utilizzo a lungo termine, e quindi promettono ricavi ricorrenti”, anche se “entro il 2030 il loro utilizzo riguarderà meno del 10% degli adulti americani obesi”.
Anche in questo ambito, l’amministrazione Biden proporrà che Medicare e Medicaid coprano i farmaci per l’obesità, una modifica che Donald Trump dovrà approvare affinché diventi ufficiale, afferma il New York Times.
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