In “Gears – La guerra ucraina e il cambiamento del mondo » (Odile Jacob), Pierre Lellouche analizza le dinamiche geopolitiche che hanno trasformato un conflitto localizzato in uno scontro globale per procura. Tra escalation militari, alleanze strategiche preoccupanti e un Occidente indebolito, come possiamo fermare questo meccanismo per evitare una conflagrazione globale?
Nel suo ultimo lavoro Gears – La guerra ucraina e il cambiamento del mondo (Odile Jacob), Pierre Lellouche analizza acutamente le dinamiche geopolitiche e strategiche innescate dal conflitto ucraino. L’ex deputato, ministro ed esperto di relazioni internazionali esplora i meccanismi che hanno trasformato una guerra localizzata in uno scontro per procura tra grandi potenze, mettendo in guardia contro una possibile escalation globale.
Affronta anche la questione delle responsabilità, delle strategie per rallentare questo meccanismo e delle possibili soluzioni per garantire una pace duratura in un mondo in piena ristrutturazione.
Marianne: Nel tuo lavoro la nozione di “ingranaggio” sembra centrale. Puoi spiegare cosa intendi con questo termine? Secondo te, quali sarebbero i mezzi realistici per rallentare questo meccanismo prima che porti a una conflagrazione globale?
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