I giurati del processo contro Mohamad Al Ballouz, accusato dell’omicidio della moglie e dei due figli, hanno ascoltato la biologa forense Maria Fiorillo testimoniare sui campioni di sangue da lei analizzati il giorno dopo la tragedia, l’undicesimo giorno del processo, il 25 novembre.
Foto per foto, la biologa ha descritto le macchie di sangue rilevate durante le sue indagini. Ha spiegato che il DNA di uno o più individui può essere trovato e abbinato ai profili genetici. In questo dossier sono stati confrontati quelli di Mohamad Al Ballouz, Synthia Bussières e dei due bambini Eliam e Zac, ma quelli dei bambini sono stati rimossi poiché non presentavano lesioni durante l’autopsia.
Sono state mostrate altre foto a sostegno della teoria della Corona secondo cui Mohamad Al Ballouz, che ora si considera una donna e si fa chiamare Levana Ballouz, avrebbe tentato di far luce sul suo crimine dopo il fatto, in particolare esponendo tracce di sangue sul manico e sul manico. del mocio, sulla testina del mocio e sul flacone del detergente di marca Hertel. Inoltre, sono state prelevate tracce di sangue dai rilevatori di fumo rimossi e dalla loro base.
Dallo spazzolone sono state prelevate tracce di sangue appartenenti al DNA di Mohamad Al Ballouz. (Foto tratta dalle prove)
Sono stati presentati come prova anche schizzi di sangue, alcuni dei quali arrivavano fino al soffitto, nel bagno dove si trovava il corpo insanguinato di Synthia Bussières, tenendo conto della direzione delle gocce proiettate e dell’altezza di queste. La Fiorillo ha concluso che venivano realizzati con un movimento dal basso verso l’alto.
Un cuscino presentato come prova all’inizio della divulgazione della Corona è stato nuovamente mostrato sugli schermi. Si possono vedere macchie di sangue che “somigliavano alla forma di una mano”. Il dottor Fiorillo ha affermato che un campione di sangue concentrato corrispondeva a quello di Mohamad Al Ballouz.
Nel controinterrogatorio l’imputata interrogava la Fiorillo su macchie di sangue che non aveva analizzato. L’esperta ha risposto di aver analizzato quanto le è stato inviato dagli inquirenti.
La Ballouz ha chiesto alla Fiorillo di commentare l’ipotesi che sia stata Synthia Bussières a uccidere i suoi figli e a tentare di aggredire suo marito. L’esperta biologa ricorda che il suo compito non è determinare la sequenza dei fatti e assicura di non aver tenuto conto né della teoria della Corona né della difesa.
Gocce di sangue sono arrivate fino al soffitto del bagno. (Foto tratta dalle prove)
Conclusioni
Nella sua perizia Maria Fiorillo ha precisato che l’interpretazione della scena del delitto è limitata poiché nell’abitazione era presente una quantità molto elevata di acqua in seguito all’attivazione dell’irrigatore situato nella camera matrimoniale.
Il biologo ha aggiunto che l’accumulo di sangue sul pavimento del bagno è compatibile con quello di Synthia Bussières che era lì mentre sanguinava. Tenendo conto di tutte le analisi, queste ultime suggeriscono che il “fatto cruento” sia avvenuto principalmente in questo bagno.
Dall’analisi è emerso “che almeno una persona macchiata di sangue ha avuto contatti con il sangue in diversi punti della casa, comprese le basi dei rilevatori di fumo nella camera dei bambini e nel corridoio”.
Inoltre, il rapporto ha rilevato che la presenza di sangue nel lavandino e nella doccia del bagno del corridoio dimostra che il sangue è stato ripulito lì.
Il processo prosegue con la testimonianza del patologo dottor Yann Dazé.
Tracce di sangue sono state trovate sui rilevatori di fumo presenti nell’incendio. (Foto tratta dalle prove)
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