L'ex cancelliere, 70 anni, è ora accusato di aver lasciato la Germania pericolosamente dipendente dal gas russo a buon mercato e di aver contribuito all'ascesa dell'estrema destra.
Pubblicato il 26/11/2024 13:00
Aggiornato il 26/11/2024 13:28
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Il ritorno di Angela Merkel. L'ex cancelliere tedesco difende strenuamente i sedici anni trascorsi alla guida della più grande economia europea nelle sue memorie intitolate Libertàpubblicato martedì 26 novembre in una trentina di paesi. Assente dal dibattito politico da quando ha lasciato il potere alla fine del 2021, Angela Merkel torna a parlare in un momento in cui fanno notizia le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, l'imminente ritorno di Donald Trump e la campagna elettorale in Germania in vista delle elezioni legislative anticipate di febbraio.
A 70 anni, oggi è accusata di aver lasciato la Germania pericolosamente dipendente dal gas russo a buon mercato e di aver contribuito all’ascesa dell’estrema destra. Non è mai stata così attaccata come per la sua gestione della crisi migratoria, quando ordinò di non respingere i profughi arrivati alle frontiere del Paese nel settembre 2015. Spiega le sue motivazioni all'epoca, i suoi “visione dell’Europa e della globalizzazione” l'ha spinta a scrivere queste memorie, racconta nell'opera pubblicata in Francia da Albin Michel.
Pronunciando una frase storica, “Ci arriveremo” (“Ce la facciamo”), ha esposto “un atteggiamento” : “Dove ci sono ostacoli bisogna lavorare per superarli”assicura ancora oggi. Nel libro, afferma “ancora non capisco” di un selfie con un rifugiato siriano “che si poteva supporre che bastasse un volto gentile in una foto per incitare intere legioni a fuggire dalla propria patria.”
Sull’ascesa del gruppo tedesco di estrema destra AfD mette in guardia i partiti democratici: se lo fanno “Se credono di riuscire a contenere la progressione dell’AfD continuando incessantemente a cogliere i suoi temi, o anche con un’esagerazione retorica senza proporre soluzioni concrete ai problemi esistenti, falliranno”.
Dall’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, l’ha anche criticata per aver reso la Germania dipendente dalle forniture di gas russo. Tuttavia, sottolinea, la creazione del gasdotto Nord Stream 1 era stata firmata dal suo predecessore, il socialdemocratico Gerhard Schröder, che in seguito divenne presidente del comitato degli azionisti e del consiglio di sorveglianza di questa società.
Nessun altro leader è criticato tanto in queste memorie quanto il presidente russo Vladimir Putin, come lei lo descrive “un uomo perennemente all’erta, timoroso di essere maltrattato e sempre pronto a colpire, anche giocando a giochi di potere con un cane e facendo aspettare gli altri”.
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