26 novembre 2024 –
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19 novembre Nikos Romanos, arrestato ieri mentre tornava a casa, è stato portato in procura. Il motivo di questo arresto è un’impronta digitale, rilevata su uno degli oggetti trovati nell’appartamento esploso ad Ambelókipi, ad Atene, provocando la morte di un attivista anarchico e gravi ferite ad un attivista (vedi il nostro articolo ). Nello specifico, è stata rinvenuta un’impronta digitale su una borsa contenente un’arma. Un esame balistico ha stabilito che l’arma non è mai stata utilizzata.
Nikos Romanos è conosciuto non solo negli ambienti anarchici, ma anche nella società greca in generale, poiché era amico di Alexis Grigoropoulos e testimone oculare del suo omicidio, che scatenò la rivolta del 2008. In passato fu condannato a 18 anni carcere per detenzione e collocamento di ordigni esplosivi nel 2012, pena ridotta a 14 anni, e a 11 anni per la sua partecipazione a due rapine in banca a Kozani. È stato finalmente rilasciato nel luglio 2019, per buona condotta. In carcere ha ricevuto il sostegno di migliaia di persone, non solo del movimento, che ha portato a una massiccia mobilitazione nelle strade per sostenere il suo sciopero della fame, poi quello della sete (vedi i nostri articoli).
Fonte: Stuut.info
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