Il gruppo francese ha dichiarato di respingere “la corruzione in tutte le sue forme” e ha annunciato che non investirà ulteriormente nelle attività di Adani.
L'incriminazione di Gautam Adani da parte dei tribunali americani non è una buona notizia per TotalEnergies. Il boss e fondatore del gruppo indiano di produzione elettrica Adani è accusato di frode e corruzione, insieme a diversi suoi collaboratori, tra cui suo nipote Sagar Adani, capo della Adani Green Energy Limited (AGEL). Tuttavia, la società francese di Patrick Pouyanné possiede quasi il 20% di AGEL, oltre a essere comproprietaria con questo partner di altre tre società indiane di energia rinnovabile.
TotalEnergies ha quindi preso le distanze da Adani lunedì 25 novembre, precisando di aver “appreso attraverso annunci pubblici fatti dalle autorità americane dell'incriminazione di alcuni dirigenti del gruppo”, secondo la Reuters. La società francese tiene inoltre a precisare che “l'atto d'accusa non prende di mira la società AGEL stessa, né alcuna società collegata ad AGEL”.
Il congelamento degli investimenti
“TotalEnergies, che non è né presa di mira né coinvolta nei fatti descritti in questo atto d'accusa, prenderà tutte le misure necessarie per proteggere i suoi interessi”, ha aggiunto il colosso francese.
“Conformemente al suo Codice di condotta, TotalEnergies rifiuta la corruzione in tutte le sue forme”, aggiunge la società. Quest'ultima si impegna quindi a non apportare “nessun nuovo contributo finanziario nell'ambito dei suoi investimenti nelle società del gruppo Adani”.
Per il momento, i mercati finanziari sembrano tenere conto: mentre le azioni di Adani sono scese del 20% in cinque giorni, TotalEnergies, allo stesso tempo, ha limitato i danni scendendo solo dell'1,28%.
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