La stagione 2024 ha visto il numero di ettari di foresta andati in fumo diminuire drasticamente rispetto agli anni precedenti. 223 ettari di vegetazione sono stati colpiti dagli incendi.
2024, un anno di tregua per le foreste del dipartimento delle Bocche del Rodano. Secondo un rapporto diffuso dal prefetto lunedì 25 novembre, la scorsa stagione è stata meno segnata dagli incendi boschivi. Quest’anno, infatti, la vegetazione è stata maggiormente risparmiata dagli incendi.
Nel 2024 sono stati registrati 206 incendi boschivi. Le fiamme hanno coperto un totale di 223 ettari. Per fare un confronto, i massicci forestali delle Bouches-du-Rhône si estendono su un totale di circa 175.000 ettari.
“Durante la stagione 2024, grazie ad un periodo di ricarica favorevole del suolo e ad una primavera piovosa, il rischio di incendi è stato relativamente contenuto, in un contesto di moderata siccità e un numero limitato di giorni di forti venti”, spiega il prefetto nel suo comunicato pubblicazione.
Rispetto al 2023, il prefetto evoca una “netta riduzione” degli incendi, che però è più sfumata che, rispetto al 2022, a livello dipartimentale. Due anni fa, durante una stagione eccezionale di incendi, 477 incendi distrussero 1.830 ettari di vegetazione.
Più precisamente a Marsiglia, nel 2024 sono andati in fumo solo 3,4 ettari di vegetazione, contro un totale di 26,1 ettari nel 2023 con 263 incendi.
La prevenzione, altro elemento imprescindibile dei buoni numeri del 2024
Oltre al contesto climatico più umido, questa riduzione del numero di incendi per questa stagione 2024 è da attribuire, secondo il prefetto, a diversi altri fattori determinanti.
Quest’ultimo evidenzia in particolare la maggiore prevenzione effettuata dalle diverse forze sul campo, che vanno dai vigili del fuoco agli agenti del Corpo nazionale delle foreste, ma anche alla sicurezza civile, ai gendarmi e agli agenti di polizia, o anche ai comitati comunali e alle riserve antincendio boschivi ( CCFF).
“Un sistema di monitoraggio e intervento per gli incendi emergenti è stato istituito in sei foreste del dipartimento, con 2.375 pattuglie che riuniscono lo SDIS, il BMPM, l’ONF, i genieri forestali e il CCFF per 476 vedette nel 2024, i genieri forestali nell’ambito di questo sistema abbiamo percorso 235.000 chilometri”, specifica la prefettura.
Ricordiamo che, secondo gli studi realizzati dal 2009 dall’Unità di ricerca sulle cause e le circostanze degli incendi (RCCI) nel dipartimento, il 65% degli incendi boschivi sono causati accidentalmente.
“Tra le cause degli incendi, notiamo in particolare la mancanza di mezzi di estinzione per i professionisti dei lavori pubblici e i privati per il loro lavoro. I mezzi di estinzione permettono a tutti di reagire molto rapidamente fin dalle prime fiamme”, sottolinea il prefetto di Bouches-du-Rhône .
Alexis Lalemant Giornalista
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