Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano denuncia le indagini su di lui
Itamar Ben-Gvir, ministro israeliano della Sicurezza nazionale, denuncia quello che definisce un “colpo di stato contro la democrazia”. Questa reazione fa seguito all'apertura di un'indagine nei confronti del suo ufficio, sospettato di irregolarità nella distribuzione delle armi.
Secondo il ministro, l'indagine è condotta da un ufficiale che aveva precedentemente licenziato dal suo incarico, su istruzione del procuratore generale. Ben-Gvir respinge categoricamente queste accuse, affermando che non sono state commesse irregolarità nella distribuzione delle armi. Accusa il procuratore generale e il procuratore dello Stato di essere “politicizzati dalla testa ai piedi” e di cercare di “fabbricare casi” contro il governo di destra. Il ministro fa riferimento anche ad altre indagini che considera politiche, in particolare quella su Feldstein e una potenziale indagine per “istigazione contro gli abitanti di Gaza”. “Sono orgoglioso della riforma sulle armi e non intendo permettere che il colpo di stato del Procuratore Generale e del Procuratore di Stato continui”, ha detto.
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