La prefettura della Drome vieta qualsiasi manifestazione a Valence, Romans-sur-Isère, Bourg-de-Péage e Crépol sabato 30 novembre 2024.L’anniversario della morte del giovane Thomas PEROTTO così come la recente morte di Nicolas DUMAS hanno esacerbato e ravvivato le tensioni tra gruppi di ideologie opposte. ha scritto il prefetto della Drôme in un comunicato stampa questo lunedì mattina. Egli continua: “L’argomento è questa ripresa per diverse settimane numerosi volantini, lettere e dichiarazioni pubbliche facendo temere gravi disordini e scontri ideologici a Romans-sur-Isère, Bourg-de-Péage, Crépol e Valence il 30 novembre.
Garantire “l’ordine pubblico”
Il prefetto della Drôme deve garantire il rispetto di entrambi “l’esercizio del diritto di manifestare” ma anche garanzia “ordine pubblico”. Adotta pertanto le misure che ritiene proporzionate “prevenire possibili disagi sulla pubblica via“. Si tratta quindi di molto di più delle due manifestazioni rumene vietate questo sabato. Qualsiasi assembramento “in connessione con la commemorazione della morte di Thomas PEROTTO o della recente morte di Nicolas DUMAS, così come coloro che reagiscono a questi incontri per motivi di lotta contro il razzismo, l’odio, il francocidio, l’insicurezza o anche l’immigrazione, sono vietati da sabato 30 novembre 2024 alle 8:00 a domenica 1 dicembre alle 20:00 a Valence, Romans-sur-Isère, Bourg-de-Péage e Crépol.” Allo stesso modo, le manifestazioni indette dal collettivo “Giustizia per la nostra”, il collettivo dei Romanzi e dei Romanzi d’ASTI, così come dalla CNT, il 30 novembre a Romans sur Isère sono vietati gli orari di apertura dalle ore 13 alle ore 18, precisa il decreto prefettizio in data questo lunedì 25 novembre.
Quali rinforzi della polizia?
In una lettera del 22 novembre, il sindaco di Romans-sur-Isère Marie-Hélène Thoraval ha chiesto al prefetto questo provvedimento di divieto “di tutte le manifestazioni avvenute in territorio romano il 30 novembre”. Il prescelto temeva a “Mobilitazione importante che va ben oltre l’ambito della città di Romani”. Marie-Hélène Thoraval ha detto lunedì che è soddisfatta di essere stata ascoltata, ma ora teme che alcuni piccoli gruppi non rispetteranno questo divieto e continueranno a recarsi a Romans. I vari eletti di destra desiderano quindi ottenere rinforzi dalle forze mobili “al fine di fronteggiare a monte ogni rischio di mancato rispetto di tale divieto.” Perché secondo lei “I soli numeri della questura di Roma e della polizia municipale non basteranno se qualcuno vorrà sfidare il divieto prefettizio”.
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