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Il processo per l’omicidio di Victorine, annegata nell’Isère nel 2020, si apre lunedì 25 novembre 2024

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Il 26 settembre 2020, Victorine Dartois, 18 anni, è tornata a casa della sua famiglia a Villefontaine dopo un pomeriggio di shopping con gli amici. Dopo un’ultima chiamata alla sua famiglia alle 18:50 per dire che “arriverà tra 20 minuti”, scompare.

Meno di 48 ore dopo, il suo corpo fu ritrovato nel torrente Torino, con i suoi pantaloni nelle vicinanze. I risultati dell’autopsia confermano lo strangolamento e la morte per annegamento dello studente.

Venti giorni dopo i fatti, Ludovic Bertin, all’epoca 25enne, venne arrestato grazie alla segnalazione di un parente al quale si era confidato.

In custodia di polizia, afferma di aver incontrato la vittima mentre faceva jogging. Dopo uno spintone involontario, poi una discussione, sarebbe “preso dal panico” e “strinse il collo di Victorine” prima di nascondere il suo corpo in un torrente.

Un sospettato recidivo

Anche se nega qualsiasi movente sessuale, viene incriminato per omicidio preceduto da tentato stupro. Per giustizia, ha tolto i pantaloni alla ragazza ma è stato ostacolato dalla resistenza della giovane e dall’arrivo di terzi.

Pochi mesi dopo il suo arresto, il sospettato è stato nuovamente posto in custodia di polizia, un’altra giovane donna lo ha accusato di stupro nel 2018. Per questi due casi sarà processato dalla Corte d’assise e rischia la reclusione penale a tempo indeterminato.

La scomparsa e la morte di Victorine avevano suscitato una forte emozione a Villefontaine. Quasi 6.000 persone gli hanno reso omaggio durante una marcia dei bianchi il 4 ottobre 2020. E tre giorni dopo, più di mille persone hanno partecipato al suo funerale.

La decisione della Corte d’Assise è attesa intorno al 6 dicembre.

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