Facendo volontariato in Ucraina insieme ai soldati che combattono l’esercito russo, un francese ha testimoniato questa domenica a LCI.
Racconta la storia di come opera sul campo la fanteria ucraina e fornisce filmati esclusivi delle battaglie in prima linea.
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Guerra in Ucraina: mille giorni dall’invasione russa
Se finora le autorità non hanno deciso l’invio di truppe francesi sul terreno in Ucraina, gli uomini hanno scelto di arruolarsi e dare una mano all’esercito ucraino. Tra i volontari ci sono francesi, compreso un giovane che si fa chiamare “Kan”. Interrogato questa domenica su LCI, ha dato una testimonianza esclusiva su come si svolgono i combattimenti in prima linea contro i russi.
Avanzamento lento e delicato su terreno ostile
Associato a un’unità di ricognizione dell’intelligence militare ucraina, Kan ha filmato negli ultimi mesi una serie di video trasmessi su LCI. Queste immagini, che trovate all’inizio di questo articolo, illustrano il lentissimo avanzamento delle truppe di terra e le impressionanti quantità di munizioni che vengono utilizzate in queste zone boscose per respingere il nemico. “Sono terreni molto difficili, […] utilizziamo le filari degli alberi per creare postazioni, da coprire dai droni”testimonia.
Questo è un “un lavoro di resistenza, che è molto lungo, che richiede molte munizioni e che ci sfinisce. Avanzeremo davvero metro dopo metro, dall’ultima posizione ucraina alla prima posizione russa. Dovremo scansionare la zona , È in questo momento che anche il lavoro della fanteria è molto importante. Per avanzare di 500 metri, “potrebbero volerci quasi una o due ore”aggiunge il combattente.
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Con la sua unità, Kan spiega come vengono organizzate le missioni durante le quali i soldati ucraini fungono da esca. L’idea? Segnalare la loro presenza, in particolare ai droni pilotati dal nemico, per attirare le truppe russe nell’area. È qui che prendono il sopravvento gli operatori dei droni: non appena le forze ucraine hanno potuto ritirarsi, i soldati nemici vengono presi di mira, il che richiede un notevole lavoro di “coordinamento” e una ridefinizione del ruolo della fanteria in questi terreni altamente contesi.
Nelle immagini fornite dal combattente francese, possiamo osservare le trincee in cui i soldati si proteggono, così come la visibilità molto scarsa di cui beneficiano durante le loro avanzate, dovuta in particolare alla vegetazione molto fitta.
Interrogato su come reagire a queste sequenze esclusive, il colonnello Michel Goya ha sottolineato la notevole difficoltà di riuscire a localizzare l’avversario e proteggersi dai suoi attacchi. “Due terzi dei fanti vengono uccisi o feriti senza vedere il nemico”ricorda. “È davvero una lotta tra fantasmi, anche se siamo molto vicini.”
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