Il presidente russo, che ha rivendicato il lancio di un nuovo tipo di missile contro l’Ucraina, sta adottando una retorica apocalittica sempre più confusa. Una strategia attentamente attuata per aumentare la pressione su ucraini e occidentali.
Lo ha detto venerdì il portavoce della presidenza russa “certo” che l'Occidente aveva “Inteso” il messaggio di Vladimir Putin nel suo discorso del giorno prima, rivendicando la responsabilità del lancio di un nuovo tipo di missile contro l’Ucraina. Analizzando questa retorica apocalittica sempre più confusa, al limite della parodia – “il discorso di ieri è stato molto, molto esaustivo, chiaro, logico”, – continuava il Cremlino – era difficile non pensare all’attore Peter Sellers nei panni del presidente degli Stati Uniti che temeva una risposta nucleare automatica, confessando all’ambasciatore sovietico, in Dottor Stranamore di Stanley Kubrick, che aveva “sempre più difficile da comprendere”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha immediatamente descritto Putin come “vicino pazzo”.
La nostra indagine dimostra che questo criptico gioco d’ombre è stato attentamente organizzato per aumentare la pressione sugli alleati occidentali dell’Ucraina, compresa la Francia, tentando allo stesso tempo di trasformare la percezione della guerra da parte del pubblico russo in un’illusione di vittoria, mille giorni dopo la guerra. “operazione speciale” che doveva durare quattro. La conferma di Putin che il suo esercito aveva effettivamente lanciato un missile balistico intercontinentale, per definizione destinato ad attacchi nucleari, su un altro paese, per un “volo di prova”, è paradossalmente ancora più grave dell’attacco stesso: per l’Europa non è più il caso di accontentarsi di condanne condizionali, adducendo la mancanza di informazioni sul missile lanciato dalla Russia.
Il Quai d'Orsay ha anche confermato che martedì si terrà una riunione straordinaria del Consiglio della NATO, e il segretario di Stato americano Antony Blinken parteciperà questo fine settimana in Italia ad una riunione del G7 per prepararla. Nel menu, la riaffermazione che dietro il Grand Guignol delle minacce nucleari, delle posizioni vittoriose e dei missili dai nomi iperbolici, ci sono due visioni del mondo che si scontrano nell'Est dell'Europa, e che il campo della solidarietà e del diritto internazionale non può ritirarsi.
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