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Dopo i mandati di arresto della Corte penale internazionale, Israele serra le fila dietro Benjamin Netanyahu, ma teme l’isolamento

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Gli israeliani si uniscono contro la Corte penale internazionale dopo il mandato emesso contro il primo ministro israeliano.

L'annuncio dell'emissione di mandati di arresto internazionali contro il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant è arrivato come un tuono in un cielo tempestoso. Sconvolti e indignati, gli israeliani si uniscono contro la Corte penale internazionale.

I due leader sono sospettati di crimini di guerra e crimini contro l'umanità perpetrati sotto la loro responsabilità nella Striscia di Gaza durante questa guerra iniziata il 7 ottobre 2023 dall'attacco terroristico di Hamas. Israele non è uno dei firmatari dello Statuto di Roma, che ha istituito la Corte Penale Internazionale nel 1998. Ma l’Autorità Palestinese lo è. Poiché gli atti di cui è accusato Israele sono avvenuti in territorio palestinese, i giudici si ritengono competenti.

Dall’inizio di questa guerra sono morti circa 44.000 palestinesi, tra civili e combattenti, secondo le uniche statistiche disponibili: quelle del Ministero della Salute di…

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