Cosa fare con il latte materno in eccesso? Alcune giovani madri lussemburghesi si sono sicuramente poste questa domanda. Attualmente, a differenza dei paesi vicini, il Lussemburgo non dispone di lattari, ha ricordato la ministra della Sanità Martine Deprez (CSV) rispondendo ad una domanda della deputata del CSV Françoise Kemp. Si tratta di una banca del latte materno la cui missione principale è raccogliere, trattare e distribuire questo latte umano, destinato principalmente ai neonati ospedalizzati che ne hanno bisogno.
Se in Lussemburgo le donazioni del latte raccolto da una madre per il proprio figlio vengono effettuate e “sono fortemente incoraggiate”, al contrario, non vengono praticate “donazioni anonime di latte raccolto da una madre per un figlio diverso dal proprio”.
La deputata Françoise Kemp sottolinea che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda e promuove l’allattamento al seno come alimento ideale per preservare la salute dei neonati. La creazione di un lattario consentirebbe di rispondere alle raccomandazioni dell’OMS, ritiene il deputato.
Quantità abbondanti e regolari di latte materno
Il Ministro della Salute, tuttavia, menziona diversi ostacoli alla realizzazione di questa struttura. “Per garantire il funzionamento efficace di un lattario, saranno necessarie quantità abbondanti e regolari di latte materno, nonché la disponibilità a offrirlo in donazione”, sottolinea.
Prima di aggiungere: “I centri maternità e i servizi che sostengono le madri nei primi mesi dopo la nascita si impegnano in via prioritaria a raggiungere tassi di allattamento al seno elevati per coprire almeno i primi sei mesi di vita: un periodo critico durante il quale il latte materno è particolarmente essenziale per i prematuri e i neonati bambini con peso alla nascita”.
Martine Deprez indica che la fattibilità di questo progetto nel contesto lussemburghese “deve essere rivalutata”. In particolare, i tassi di allattamento al seno devono essere migliorati in termini di durata in modo che un lattario possa essere operativo.
Secondo l’indagine nazionale sulle pratiche di alimentazione dei bambini nel Granducato del Lussemburgo, risalente al 2015, il tasso di allattamento al seno iniziale è elevato (il 90,2% delle giovani madri allattano al seno nei reparti maternità). Ma questo tasso diminuisce drasticamente per raggiungere il 33,1% delle madri che allattano esclusivamente al seno il loro bambino a quattro mesi.
Oltre al fatto che dopo questo periodo hanno la sensazione di rimanere senza latte, spesso pensano anche di dover passare attraverso lo svezzamento per tornare al lavoro. Questo è il motivo per cui vengono regolarmente condotte campagne per promuovere l’allattamento al seno, anche sul posto di lavoro, per sensibilizzare il grande pubblico.
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