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Incidente al Brunei LNG: interruzione controllata senza impatto immediato

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Brunei LNG ha segnalato un “incidente operativo” nel suo sito, accompagnato da flaring visibili e aumento del rumore, secondo un annuncio pubblicato sui social media. L'azienda ha subito chiarito che la situazione è sotto controllo, senza rischi per le popolazioni circostanti e per l'ambiente.

Fonti vicine all'azienda hanno confermato che l'incidente non è stato conseguenza né di un'esplosione né di un incendio. I team interni di Brunei LNG stanno attualmente lavorando per ripristinare le normali operazioni. Non sono stati segnalati feriti o danni materiali.

Impatto limitato sul mercato asiatico

I commercianti con sede a Singapore hanno affermato che gli utenti finali non hanno ricevuto alcuna notifica di cambiamenti nelle consegne di gas naturale liquefatto (GNL). Poiché Brunei LNG non è un attore attivo nel mercato spot, le sue attuali esportazioni contrattuali limitano l’impatto immediato sull’offerta regionale.

Gli esperti sottolineano tuttavia che il protrarsi dell'incidente potrebbe complicare l'approvvigionamento degli acquirenti a contratto, soprattutto durante i periodi di forte domanda invernale. Nel mese di ottobre, Brunei LNG ha spedito sei carichi, insufficienti a perturbare in modo significativo i mercati, ma critici per alcuni importatori a lungo termine.

Un fornitore strategico per il Giappone

Il Brunei GNL esporta principalmente verso il Giappone, che ha ricevuto 2.225 milioni di tonnellate di GNL dal Brunei tra gennaio e settembre 2024, pari al 4,5% delle importazioni totali del paese. Queste consegne strategiche evidenziano l’importanza delle relazioni commerciali tra le due nazioni.

I principali attori giapponesi, come JERA e Japex (Japan Petroleum Exploration), stanno attualmente valutando le possibili ripercussioni di questo incidente. JERA ha affermato di non aver riscontrato alcuna interruzione immediata, mentre Japex continua ad analizzare la situazione. Da parte loro, Osaka Gas e Tokyo Gas hanno concluso i loro contratti a lungo termine con Brunei LNG nel marzo 2023, segnando un punto di svolta nei flussi commerciali.

Gestione proattiva degli incidenti

Nella sua comunicazione ufficiale, Brunei LNG ha assicurato che i flaring ed i rumori osservati sono conseguenze controllate dell'incidente. L'azienda ha ribadito che queste proteste non rappresentano una minaccia per la sicurezza dei residenti, dei dipendenti o delle infrastrutture.

Questa gestione proattiva, combinata con solide misure di sicurezza, mira a ridurre al minimo eventuali interruzioni future, poiché il mercato asiatico rimane attento all’evoluzione della situazione.

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