Già, una particolarità. Perché il ragazzo ha una caratteristica relativamente unica da sottolineare, che condivide con l'australiano Joseph Suaili'i, anche lui codice recentemente ceduto: Rodrigo Isgro ha più selezioni internazionali (6) che partite di club tra i professionisti (2).
Un’anomalia impossibile da immaginare in Francia oggi, anche se Virimi Vakatawa è stato il nostro esempio più vicino nel 2016, sotto l’era Guy Novès, in un’epoca in cui il rugby francese non era quello che è adesso.
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Resta il fatto che se Isgro si troverà di fronte un ragazzo come Mateo Carreras anche questo venerdì sera contro i Blues, sarà sicuramente perché il bayonnese ha potuto aggregarsi al gruppo argentino solo questa settimana, ma anche perché non è un pittore .
Un vero atleta
Vero specialista delle 7 (71 mete in 152 partite in totale), iniziate appena uscito dalle giovanili argentine, il 25enne Puma è stato addirittura eletto miglior giocatore del mondo nel 2023. Cannoniere seriale e pugile collaudato, tra i giocatori più fisici della disciplina (1m85 e 102kg), l'ala con le cosce da crossfitter è un atleta pericoloso con la palla tra le mani.
Lo ha dimostrato anche nelle sue prime 2 (e uniche) partite giocate in Premiership con gli Harlequins dal ritorno dalle Olimpiadi, segnando 3 mete, effettuando 7 cross e percorrendo 177 metri con il gonfiore. Rimpinzato di grinta fino a traboccare la zucca, Rodrigo Isgro ha mostrato delle vere abilità anche nei duelli aerei delle ultime settimane, dove il suo impegno e il suo fisico massiccio lo aiutano regolarmente a prendere il sopravvento sul suo avversario.
Nel duello con il dragster francese Louis Bielle-Biarrey, che gli fa quasi 20 chili, non c'è dubbio che Isgro e i suoi partner potrebbero prendere di mira questo aspetto del gioco per destabilizzare la Francia,”una squadra impeccabile“, secondo Marcos Kremer. Anche se, al contrario, le focose canne del Bordeaux potrebbero insidiare il folto Isgro, non il più veloce della selezione argentina e, ci piaccia o no, ancora carente di punti di riferimento in questa disciplina che lui si sta riscoprendo.
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Toccherà ai Blues fargli provare le stesse sensazioni provate durante la sua ultima visita allo Stade de France, lo scorso luglio, quando il 7 di Francia eliminò il favorito argentino nei quarti di finale dei Giochi Olimpici. Una partita sensazionale, tesa fino all'ultimo secondo e infine suggellata da una meta da imbroglione di Antoine Dupont (che potrebbe benissimo succedergli come miglior giocatore del mondo a 7 nel 2024), con un iconico tuffo nella porta dionisiaca. Capo, puoi darmi lo stesso, per favore?
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