L'IDF ha autorizzato giovedì la pubblicazione del nome del sergente Gur Kahati, 20 anni, del Moshav Nir Banim, ucciso durante uno scaramuccia nel sud del Libano. Questo combattente del 13° Battaglione della Brigata Golani cadde nella stessa imboscata che costò la vita al civile Zeev (Zabo) Hanoch Erlich. L'incidente è avvenuto quando un'unità guidata dal capo di stato maggiore della brigata Golani, il tenente colonnello di riserva Yoav Yarom, è entrata in un'area operativa della brigata. Il gruppo ha accompagnato Erlich, che voleva studiare un sito archeologico. Due militanti nascosti in una fortezza hanno aperto il fuoco su di loro.
Erlich, 71 anni, di Ofra, sebbene civile, indossava un'uniforme ed era armato. Il tenente colonnello Yarom è rimasto moderatamente ferito. Sebbene Erlich non fosse un riservista, il capo del personale dell'IDF ha deciso di riconoscerlo come ucciso in azione. “Si tratta di un incidente grave. L'ingresso di Erlich come civile non ha seguito il processo di approvazione richiesto. L'incidente è sotto indagine e sarà trattato in modo disciplinare”, ha detto un portavoce dell'IDF.
Separatamente, l'esercito ha annunciato anche la morte del sergente maggiore della riserva Roi Sasson, 21 anni, di Mevasseret Zion, ucciso durante uno scontro con militanti a Beit Lahia, nel nord di Gaza. Sasson prestò servizio nel battaglione Nachshon della Brigata Kfir.
“Fin dall'inizio della guerra era nelle zone di combattimento, ma c'era una brutta sensazione riguardo a Gaza. È andato lì volontariamente e con gioia, davvero felice di difendere il suo paese”, ha testimoniato sua madre Osnat alla radio pubblica Kan Reshet. B. Ha aggiunto che Uri ha ricevuto una citazione per il coraggio durante i combattimenti in Libano.
Il numero totale dei soldati israeliani uccisi dall’inizio della guerra ammonta ora a 803.
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