Il dollaro ritrova il suo status di bene rifugio con un secondo episodio dell’escalation del conflitto in Ucraina: dopo il lancio dei missili ‘ATACMS’ di fabbricazione americana, è stata la volta della ‘storm shadow’ britannica (derivata da una modello americano) da inviare in Russia.
Il biglietto verde ha guadagnato fino al +0,65% durante la seduta (il ‘$-Index’ è salito intorno a 106,92) e stasera mostra un +0,55% a 106,78.
L’euro è sceso simmetricamente intorno a 1,0507 prima di ridurre leggermente il divario, al -0,6% intorno a 1,0530.
Anche lo yen è sceso di quasi il -0,5%, mentre il franco svizzero e la sterlina hanno limitato il loro calo al -0,3% (dopo il -0,5% durante la sessione).
Da notare che la sterlina è supportata dal rendimento record dei ‘Gilts’ britannici (+7Pts), che sono tornati al 4.500% e si avvicinano al 4,52% dopo aver raggiunto il picco intorno al 4,555% (punteggio peggiore dal 22/10/2023).
L’inflazione nel Regno Unito è appena tornata al 2,3% e si sta allontanando dall’obiettivo del 2%, sulla scia dei prezzi dell’energia (prezzo del gas ma anche dell’elettricità fatturata alle famiglie).
L’oro sta andando sempre meglio da venerdì e sta salendo verso i 2.650 dollari, o +3% da un minimo di 2.568 dollari.
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