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Donald Trump sarà il Nero dell’Ucraina?

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Un Donald Trump vestito con toga e sandali romani osserva pacificamente una città in fiamme ai piedi di una collina. Ai suoi piedi: una tanica di benzina e un estintore. Il settimanale conservatore polacco Direttamente dedica la prima pagina al vincitore delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre, sulla base dell’esito della guerra in Ucraina. L’illustrazione ricorda l’incendio che devastò Roma nel 64 d.C., attribuito da alcuni all’imperatore romano Nerone.

L’editoriale del caporedattore suggerisce che il futuro inquilino della Casa Bianca potrebbe provocare un simile scempio in Ucraina, con il suo dialogo con Mosca, mentre l’Ucraina è sotto il fuoco russo da più di mille giorni.

Se Donald Trump lo ha già promesso durante la sua campagna “risolvere la guerra in Ucraina in ventiquattr’ore”, Wprost scommetto che non sarà così, sostenendo questo “Trump e i suoi affronteranno il muro del Cremlino con la stessa rapidità di Joe Biden, che sperava nello sblocco [du gazoduc] Il Nord Stream 2 scoraggerebbe Putin dall’invadere l’Ucraina”.

Cedere il territorio non porterà la pace

Il giornale avverte che la cessione del Donbass o della Crimea, regioni occupate dall’esercito russo da un lato e annesse alla Russia dall’altro, non risolverà il problema. “La Russia non trae beneficio dalla pace che la nuova amministrazione pretende di portare al Cremlino”, continua il caporedattore sostenendo questo “L’obiettivo di Putin non è quello di assorbire diverse regioni di confine ucraine”. Ciò che il presidente russo vuole, soprattutto, è “vassallizzazione” dal suo vicino, e preferibilmente “alla distruzione”. Un’Ucraina prospera e democratica liberata dal giogo del Cremlino sarebbe un controesempio intollerabile alla narrativa putiniana.

COSÌ, “prima gli americani si scontrano con il muro” dal Cremlino sull’Ucraina, annuncio Direttamente, meglio è. Il giornalista invita quindi l’amministrazione polacca ad assumersi le proprie responsabilità. IL “schernizioni completamente idiote” del primo ministro Donald Tusk che potrebbe aver avuto luogo contro Trump in passato “deve fermarsi qui e ora”, scrive la pubblicazione. La Polonia richiede anche una diplomazia credibile e Direttamente condannare la guerra polacco-polacca tra “il Ministero degli Affari Esteri e il Palazzo Presidenziale”.

Il governo di centrodestra sta infatti vivendo una burrascosa convivenza con il presidente Andrzej Duda, vicino al PiS (Legge e Giustizia), che prontamente manifesta la sua vicinanza a Donald Trump. In carica fino all’agosto 2025, questo avvocato rifiuta da mesi di nominare decine di ambasciatori contattati dal Ministero degli Affari Esteri. Questi ultimi vengono tuttora inviati all’estero da Varsavia come semplici dirigenti d’azienda. Date le circostanze, e “nonostante tutte le riserve nei confronti dell’attuale presidente polacco, in questa posizione non abbiamo nessuno migliore di Andrzej Duda”, finisce per concludere il settimanale.

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