L'11 novembre, gli scienziati hanno pubblicato i risultati del loro nuovo studio sulla rivista Communications Psychology. Hanno studiato l'effetto dei suoni emessi dai “fischi della morte”, questi piccoli oggetti aztechi scolpiti a forma di teschio nell'argilla, sul cervello. Questo misterioso strumento, vecchio di diverse migliaia di anni, è oggetto di numerose ipotesi riguardo al suo utilizzo da parte di queste popolazioni del Sud America.
Importante scoperta nel mondo dell'archeologia. Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Communications Psychology l’11 novembre, ha esaminato l’effetto dei suoni emessi dai “fischi della morte”, piccoli strumenti aztechi fatti di argilla e scolpiti a forma di teschio umano, sul cervello. E il risultato è chiaro: “Il suono, percepito come un misto di voce, grido e tecnologia, innesca l’elaborazione emotiva” negli individui.
Il mistero dell'uso del fischio della morte azteco
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