Sabato scorso, una partita minore di hockey del Torneo provinciale Jean-Labonté di Gatineau è degenerata in modo spettacolare.
Contrapponendo le Olimpiadi di Outaouais ai Drummondville Voltigeurs nella categoria M18-AA, la partita giocata all’arena Frank-Robinson è stata caratterizzata da quasi 300 minuti di rigori e alterchi sugli spalti.
La tensione è aumentata nel terzo periodo, con risse tra giocatori, comportamenti gravemente scorretti e abusi verbali nei confronti degli arbitri.
I genitori, dal canto loro, si sono scambiati colpi, richiedendo l’intervento della polizia di Gatineau.
Tuttavia, al loro arrivo la situazione era sotto controllo e non sono stati effettuati arresti in assenza di denunce formali.
L’Hockey Quebec ha denunciato con forza questi comportamenti in una dichiarazione scritta, definendoli “inaccettabili”, ricordando la sua campagna per promuovere il rispetto nello sport.
Da parte sua, lo sponsor del torneo, Jean Labonté, ha definito l’incidente isolato.
“116 partite su 117 sono andate bene”, spiega l’ex paralimpico, membro della Nazionale dal 1996 al 2010. “Questo tipo di comportamento, dentro e fuori dal ghiaccio, non rispecchia lo spirito del nostro torneo”.
Hockey Aylmer, Hockey Outaouais e il capo arbitro regionale non hanno voluto commentare l’incidente.
Gli organizzatori del torneo intendono, come ogni anno, fare il punto e apportare modifiche per evitare tali eccessi in futuro.
Questo evento evidenzia le sfide ricorrenti nell’hockey minore riguardo al rispetto e all’integrità, sia sul ghiaccio che sugli spalti.
Con informazioni di Louis-Charles Poulin
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