Picchi aggressivi, enormi fioriere, rocce, inferriate affilate, le città continuano a dotarsi di sistemi ostili ai senzatetto nel 2024. Queste misure rafforzano una politica di esclusione, che la Fondazione Abbé Pierre continua a denunciare nella terza edizione del suo Pics d «Oppure al Théâtre de l'Atelier di Parigi.
Questa constatazione allarmante è denunciata dalla Fondazione, che ricorda alcuni dati tragici: 330.000 persone vivono attualmente senza casa in Francia, tra cui più di 2.000 bambini, una cifra più che raddoppiata in dieci anni.
Guillaume Meurice, che ha assegnato il premio “Bouge de là” ai lavoratori antiprecari, reagisce al fatto che alcuni uffici di progettazione sono responsabili della fabbricazione di questi dispositivi. “La perversione umana arriva a tal punto che non abbiamo altra scelta che ridere”sottolinea il comico.
Per Christophe Robert, direttore della Fondazione Abbé Pierre, questa cerimonia invita a contestare questa negazione del diritto alla città, del diritto a una città ospitale. “La vera battaglia da intraprendere è quella che porrà fine alla povertà e all’esclusione”precisa il delegato generale. Attraverso questo evento ironico e impegnato, la Fondazione mette in luce questa realtà che cerca di allontanare sempre più la situazione dei più vulnerabili.
I Pics d'Or, già organizzati nel 2019 e nel 2020, mirano a denunciare le politiche urbane, deliberate o meno, che impediscono ai senzatetto di sedersi o sdraiarsi negli spazi pubblici. Segnalano anche le ordinanze anti-accattonaggio, anti-spigolatura e altre misure ostili a chi si trova in situazioni precarie. “Come se escluderli a tutti i costi fosse la soluzione alla loro fastidiosa presenza”la fondazione è allarmata.
Nel corso di questa cerimonia, caratterizzata dalla presenza di numerosi comici impegnati, la Fondazione ha premiato diverse categorie in cui convivono la disumanità e l'assurdo, evidenziando l'assurdità di alcune situazioni affrontate dai senzatetto.
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