Au 1000e Nel giorno della guerra in Ucraina, lungi dall’essere un percorso verso i negoziati di pace, la strada intrapresa è quella della più pericolosa delle escalation. Dopo che l’amministrazione statunitense uscente di Joe Biden ha autorizzato l’Ucraina, in conformità con la richiesta di lunga data di Volodymyr Zelenskyj, a colpire il suolo russo con missili a lungo raggio statunitensi, la risposta di Mosca non si è fatta attendere.
Il presidente Vladimir Putin ha così risposto, martedì 19 novembre, firmando il decreto che formalizza la sua nuova dottrina nucleare che amplia la possibilità di utilizzare armi atomiche in caso di attacco aereo “massiccio” effettuato da un paese non nucleare, ma sostenuto da una potenza nucleare. Chiari i riferimenti all'Ucraina e agli Stati Uniti.
“Era necessario adattare i nostri fondamenti (della dottrina nucleare) alla situazione attuale”ha commentato Dmitri Peskov, portavoce della presidenza russa, promettendo anche la vittoria di Mosca in Ucraina. Avrebbe dichiarato esplicitamente, secondo il Guardian, che l'uso di missili occidentali non nucleari da parte delle forze armate ucraine potrebbe portare a una risposta nucleare secondo questa nuova dottrina.
“La risposta della Russia sarà adeguata e si farà sentire”
Se la stessa persona il giorno prima si fosse accontentata di condannare “l’amministrazione uscente di Washington (che) intende adottare misure per continuare a gettare benzina sul fuoco e provocare un ulteriore aumento delle tensioni”, già la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, si era espressa in modo più apertamente minaccioso. “L'uso da parte di Kiev di missili a lungo raggio per attaccare il nostro territorio significherebbe la partecipazione diretta degli Stati Uniti e dei loro satelliti (…), così come un cambiamento radicale nell'essenza e nella natura stessa del conflitto,” aggiunse, avvertendolo “La risposta della Russia in questo caso sarà appropriata e si farà sentire”,
Kiev, che questo fine settimana aveva aperto la porta a possibili negoziati, ha, dal canto suo, cambiato marcia. “L’Ucraina non si sottometterà mai agli occupanti”, ha sottolineato la diplomazia ucraina in un comunicato stampa, giudicando che la sicurezza internazionale lo richieda “il ripristino dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina”.
Il Ministero ricorda che Mosca ha approfittato di questa guerra per costruire un'alleanza militare con la Corea del Nord e l'Iran, definendola così “Minaccia globale che destabilizza l’Europa, il Sud-Est asiatico e il Medio Oriente”. “Abbiamo bisogno della pace con la forza e non con la pacificazione” La diplomazia ucraina ha insistito ancora una volta su questo contesto.
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