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Guerra in Ucraina: quali paesi hanno fornito maggiori aiuti militari a Kiev dopo 1000 giorni di conflitto?

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Martedì 19 novembre la guerra in Ucraina è entrata nel suo millesimo giorno.

Per più di due anni e mezzo, quali paesi hanno fornito la maggior parte degli aiuti militari a Kiev?

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Guerra in Ucraina: mille giorni dall’invasione russa

Mille giorni di conflitto e aiuti militari ancora necessari per l’Ucraina. Il 24 febbraio 2022 i carri armati russi di Vladimir Putin sono entrati nel territorio ucraino, dando inizio a una “operazione speciale” che è diventata un lungo confronto tra i due paesi durato più di due anni e mezzo. Per resistere, l’Ucraina fa appello ai suoi alleati occidentali per chiedere aiuto militare. Chi ha contribuito di più?

La Francia in ottava posizione

Non a caso, gli Stati Uniti di Joe Biden (nuova finestra) appaiono in prima posizione. Secondo i dati tedeschi di Istituto Kiel per l’economia mondiale riportato dalla BBC (nuova finestra) e sospesi dal 31 agosto, gli americani hanno fornito l’equivalente di 61,1 miliardi di dollari in aiuti militari. Che rappresentano circa 57,7 miliardi di euro. Completano il podio i tedeschi (11,1 miliardi di dollari) e il Regno Unito (10,1).

Seguono Danimarca (7) e Paesi Bassi (5,5). Per trovare la Francia bisogna scendere all’ottavo posto con 3,4 miliardi di dollari in aiuti militari, dietro a Svezia (4,6) e Polonia (3,5), e davanti a Canada (2,7 e Finlandia (2,4). Belgio, Italia, Spagna, Repubblica Ceca, Estonia e Lituania completano questo elenco, che non tiene conto degli aiuti finanziari e umanitari. Aggiungendoli, le istituzioni europee (nuova finestra) sono il secondo maggior contribuente di Kiev, dietro agli Stati Uniti.

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Questa tendenza rimarrà la stessa anche nei prossimi mesi? Niente è meno certo, visto che a gennaio Joe Biden lascerà il posto a Donald Trump alla Casa Bianca. Il presidente eletto, le cui truppe bloccano da tempo gli aiuti militari al Congresso americano, sembra meno propenso ad aiutare il Paese di Volodymyr Zelenskyj, incontrato durante la sua campagna. Consapevole del rischio, il presidente ucraino ha recentemente affermato di volerlo “fai tutto” ottenere la fine della guerra nel 2025 “mezzi diplomatici”.


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