Se all’inizio del conflitto le immagini dal vivo del campo di battaglia ci scuotevano e pietrificavano, da allora ci siamo abituati.
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Editorialista presso chef
Di Béatrice DelvauxPubblicato il 19/11/2024 alle 00:01
Tempo di lettura: 2 minuti
M10 giorni di guerra e la situazione in Ucraina sembra più tragica, addirittura disperata, che mai. Mille giorni di vita senza vita per chi è rimasto, sotto le bombe, nella paura, nella penuria, nella lotta, impegnato in una lotta all’ultimo sangue per recuperare la propria integrità, preservare la propria identità o “semplicemente” sopravvivere. Mille giorni e mille notti per respingere l’invasore metro dopo metro, minuto dopo minuto. Le immagini dal vivo dal campo di battaglia ci hanno scosso e pietrificato, con primi piani di strade disseminate di cadaveri di civili, fabbriche e quartieri devastati, fosse comuni. Ma questo era l’inizio. Da allora ci siamo abituati, abbiamo imparato a convivere di nuovo con questi vicini di cui, siamo onesti, fino ad allora non eravamo a conoscenza.
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