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Touraine: la cicogna nera vince ancora contro le turbine eoliche

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Produrre energia verde, che non abbia alcun impatto sul clima, è ciò che tutti desideriamo. Ma se ciò avviene a scapito della biodiversità già seriamente danneggiata dalle nostre pratiche, non sarà fattibile per la biodiversità, e in ultima analisi, per gli esseri umani su questo pianeta.

Il progetto del parco eolico di Charnizay si è rifiutato di proteggere la cicogna nera
Dopo Sepmes, il progetto di installazione di un parco eolico (progetto di quattro pali eolici e una stazione di distribuzione elettrica) a Charnizay, nel sud della Touraine, è stato rifiutato il 12 novembre con decreto prefettizio “perché potrebbe nuocere alla conservazione della cicogna nera” (fonte Ordinanza Prefettizia SAIPP/BE/N°21370). Possiamo quindi mettere in discussione questo paradosso che si oppone alla cosiddetta energia verde (che è in aumento, se così posso dire, a causa della necessaria transizione ecologica) e alla conservazione della biodiversità, dalla quale dipendiamo direttamente per la nostra sopravvivenza. Che importanza ha avere l’elettricità se non abbiamo più cibo da mangiare?

La sopravvivenza della cicogna nera: una battaglia continua
IL Gruppo Regionale Cicogna Nera (GRCN) è estremamente vigile su tutti questi progetti che possono potenzialmente nuocere alla sopravvivenza di questa specie protetta, che figura nella Lista Rossa della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) in Francia, è considerata una specie pericolosa in quanto riproduttrice e vulnerabile come specie di passaggio. Il GRCN, composto da ornitologi esperti, raccoglie sul campo, spiega Jean-Frédéric Baéta del GRCN, utilizzando varie tecniche e dispositivi come le fototrappole e le osservazioni dalle torri d'acqua sulla chioma, dati sulla presenza della cicogna nera che può attestare. Ad oggi sono ben 15 i progetti di parchi eolici sepolti nella nostra regione a causa della presenza di questo grande uccello trampoliere particolarmente feroce.

Perché la produzione di energia eolica e la cicogna nera sono incompatibili?
La presenza di un parco eolico nel territorio delle cicogne nere, prevalentemente forestale, che misura circa 20 km di raggio attorno a un nido, ci spiega Jean-Frédéric Baéta del GRCN, compromette il movimento, l'alimentazione e la riproduzione delle cicogne nere azioni vitali per questo raro uccello, particolarmente sensibile al disturbo umano che potrebbe abbandonare il nido se disturbato dall'installazione di turbine eoliche. “Questo effetto è particolarmente documentato anche per i rapaci, come l'aquila reale (Aquila crisaetos) o Milano Reale (Aquilone), che possono essere dotati di fari e che sono spesso presenti nelle zone molto ventose del sud della Francia, favorevoli allo sviluppo dell'energia eolica. Questa sensibilità è stata osservata anche in altre specie, in particolare quelle dipendenti dalle zone umide” (fonte: Società Nazionale per la Protezione della Natura)

Cicogna nera in volo ©Getty
@ilknur / 500px

Oro verde contro la biodiversità?
La cicogna nera è diventata la “bestia nera” dei promotori dei parchi eolici, ma rappresenta la punta dell'iceberg perché in definitiva è tutta la biodiversità presente in queste aree forestali e nelle zone umide circostanti ad essere colpita da questi impianti non ancora soddisfatte per l’indiscutibile precisione dei documenti forniti dai difensori della biodiversità (cicogne nere, altri uccelli ma anche piccoli pipistrelli sminuzzati e sparsi a centinaia di metri di distanza). Jean-Frédéric Baéta deplora la terribile malafede dei promotori, il disinteresse, la mancanza di curiosità e di documentazione riguardo agli impatti sulla biodiversità di questi impianti, la cui unica motivazione sembra essere il denaro.
La produzione della cosiddetta energia verde dovrebbe oscurare gli esseri viventi? Abbiamo già causato il collasso del 70% della biodiversità in tutti gli ambienti, la transizione ecologica dovrebbe comportare un ulteriore sacrificio? Non dimentichiamo che la nostra vita dipende dalla ricchezza degli ecosistemi, che sono maggiormente in grado di proteggerci da altre epidemie e di nutrirci. Allora cosa importa se la cicogna nera non ha soldi?

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