UNDopo quasi lunghi mesi di richieste, domenica 17 novembre Kiev ha ricevuto il via libera da Washington per colpire il territorio russo con missili a lungo raggio. Questo lunedì, a margine del vertice del G20 a Rio de Janeiro, Emmanuel Macron, da parte sua, ha giudicato “completamente buona” la decisione degli Stati Uniti.
“È una decisione del tutto buona, capisco che sia stata innescata anche da un cambiamento profondo di questo conflitto da non sottovalutare, ovvero l'impegno delle truppe nordcoreane ad affiancare la Russia su quello che è il suolo europeo”, ha affermato il Presidente della Repubblica.
L’impegno delle truppe nordcoreane segna “un’escalation”
“L’unica potenza che oggi sta intensificando questo conflitto è la Russia, coinvolgendo dalla sua parte la Corea del Nord che, come sappiamo, è una potenza molto aggressiva, impegnata in un programma nucleare con missili a lunghissima gittata. Quindi è davvero una rottura in questa guerra che ha portato a questa scelta da parte degli americani”, ha insistito.
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Risposta
Il via libera del presidente americano Joe Biden ai missili a lungo raggio, confermato domenica all'AFP da un funzionario americano, arriva poche settimane prima dell'arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump, considerato meno propenso ad aiutare Kiev.
Emmanuel Macron ha inoltre stimato che la dichiarazione congiunta del vertice del G20 pubblicata lunedì sera “avrebbe tratto vantaggio da una maggiore esplicitezza” sul conflitto in Ucraina e che “non è all’altezza delle formule che eravamo già riusciti a ottenere”. In questa dichiarazione, i membri del gruppo delle più grandi economie del pianeta, tra cui la Russia, si sono detti favorevoli a “qualsiasi iniziativa costruttiva” volta ad una “pace giusta e duratura” in Ucraina, senza condannare l’invasione russa. .
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