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la mobilitazione prosegue con l’entrata in scena del Coordinamento Rurale

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Nuovo giro. Martedì 19 novembre, gli agricoltori hanno continuato la loro mobilitazione in tutta la Francia su appello dei sindacati rivali, ora costituiti dal Coordinamento rurale, che intende minare l’egemonia della FNSEA. L’organizzazione sta aumentando la pressione parlando di “Bloccare il trasporto dei prodotti alimentari”. La seconda unione agricola, la Coordinazione rurale, terrà il suo congresso annuale fino a mercoledì a Vienne. Contrario come altri sindacati agricoli alla firma da parte dell’Unione Europea di un accordo di libero scambio con i paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay), chiede anche una riduzione delle tariffe. Segui il nostro live streaming.

La Francia cerca alleati. Emmanuel Macron ha affermato al G20 di Rio de Janeiro che la Francia non lo è “non isolato” nella sua opposizione “così com’è” all’accordo commerciale tra l’UE e i paesi dell’America Latina del Mercosur, considerando che diversi paesi “giuntura”. Per essere sicura di potersi opporre in caso di firma, la Francia deve riunire una minoranza di blocco all’interno dell’UE.

Nuove azioni previste su tutto il territorio. Le truppe del sindacato maggioritario FNSEA-Giovani Agricoltori restano mobilitate per il secondo giorno consecutivo con un programma modellato sui due giorni del vertice del G20 in Brasile. Secondo le autorità nella notte tra lunedì e martedì erano previste un centinaio di azioni.

Le ragioni della rabbia. Le ragioni del malcontento degli agricoltori non si limitano al Mercosur. Troppe norme, concorrenza sleale, reddito o considerazione insufficienti… Sulle dighe filtranti o davanti alle prefetture, i messaggi sono quasi identici a quelli dell’anno scorso, quando una mobilitazione storica degli agricoltori portò a 70 impegni governativi.


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