La completissima squadra locale ha raccolto per una volta un solo punto contro la squadra del Tarn-et-Garonnaise di Cazes-Mondenard, fatta di elementi molto atletici e di gioco molto, molto fisico. Tipo di squadra che da decenni non riesce ad avere successo per le squadre locali. Tuttavia, situazioni favorevoli avrebbero potuto far pendere l'ago della bilancia a favore dei locali, soprattutto nel secondo tempo. Perché nel primo atto i locali hanno tentato delle buone azioni, con un giusto ultimo passaggio, preciso ma poco dosato (spesso troppo forte). Il nuovo giocatore, tecnico, alla seconda partita, questa volta sulla fascia destra, ha avuto troppa tendenza a rientrare invece di oltrepassare di corsa come sarebbe stato più opportuno. Sull'altra fascia, Samory Ndiaye, doppio marcatore del Cahors, ha avuto difficoltà a resistere spalla a spalla. Quindi meno consensi e appoggi per il centravanti Ibou Camara. Nella ripresa, le forti impennate di Daniel Temba, a tratti di Christ Konan, a tratti ritrovato, e soprattutto di Alexis Dogue hanno permesso di scuotere la difesa ospite. L'ultimo pareggia così anche lui (54°) e sfiora per un soffio il gol vittoria (a due passi, 81°). Già, la sua prima e unica incursione, nel primo tempo (28°) avrebbe potuto permettere il pareggio, perché le prime reti a tremare erano state quelle di Bassin quando, dopo due successivi scivoloni della difesa, l'unico tiro in porta (un bel cross, 26°), ha premiato gli ospiti. Quest'ultimo, un po' meno energico nel secondo, locali più precisi nei dosaggi, questo avrebbe potuto permettere di raccogliere i 3 punti ma i tentativi locali si saranno imbattuti su un'energia difensiva di Cazes-Mondenard mai abbandonata o su un impeccabile portiere o anche su un colpo di testa troppo morbido di Ndiaye o su un duello Ibou/portiere vinto da quest'ultimo.
Nelle altre gare complimenti agli U11 (2 grandi vittorie), agli U13 A e B (1 v. 1 l). Sconfitta dell'Under 15 e della JSBA II che, ancora una volta, non aveva tutti i suoi elementi.
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