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L’oro tocca il livello più alto della settimana grazie al calo del dollaro; I mercati attendono i commenti della Fed

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Martedì, i prezzi dell’oro sono saliti al livello più alto della settimana, sostenuti da un dollaro USA più debole, mentre il mercato attende i commenti dei funzionari della Federal Reserve per indicazioni sulle prospettive dei tassi di interesse americani.

L’oro spot è salito dello 0,4% a 2.623,54 dollari l’oncia alle 02:46 GMT, il livello più alto dal 12 novembre. Lunedì i prezzi sono aumentati del 2%.

I futures sull’oro USA salgono dello 0,5% a 2.627,60 dollari.

Il dollaro americano si è ritirato quando sono iniziate le prese di profitto dopo il rally della scorsa settimana. Un dollaro più debole rende i lingotti più economici per gli acquirenti che detengono altre valute.

“I recenti movimenti del mercato sono in gran parte tecnici, influenzati da un dollaro USA ipercomprato”, ha affermato Kyle Rodda, analista dei mercati finanziari presso Capital.com.

I recenti dati economici forti hanno sollevato preoccupazioni sulla possibilità che la Fed continui a tagliare i tassi dopo 75 punti base di riduzioni da settembre. Questa settimana è previsto che diversi funzionari della Fed parlino.

Il movimento del prezzo dell’oro rifletterà qualsiasi cambiamento nelle aspettative per la riunione di dicembre, ha detto Rodda, aggiungendo che qualsiasi dato o commento dei funzionari sulla questione sarà rilevante.

I trader attualmente vedono una probabilità del 58,8% che la Fed tagli i tassi di 25 punti base a dicembre, rispetto al 41,2% di probabilità che li mantenga invariati.

Dal punto di vista geopolitico, domenica la Russia ha lanciato il suo più grande attacco aereo contro l’Ucraina in quasi tre mesi, danneggiando gravemente la rete elettrica del paese.

Gli asset non redditizi, come i lingotti, prosperano in un contesto di bassi tassi di interesse e di incertezze geopolitiche.

Secondo gli economisti della Fed di San Francisco, la rigidità del mercato del lavoro americano continua ad alimentare le pressioni inflazionistiche, ma in misura minore rispetto al 2022 e al 2023.

Tra gli altri metalli, l’argento spot è cresciuto dello 0,5% al ​​massimo di una settimana di 31,32 dollari l’oncia. Il platino è salito dello 0,3% a 969,80 dollari.

Il palladio è rimasto stabile a 1.005,20 dopo essere salito di oltre il 5% lunedì.

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