DayFR Italian

Cheick Oumar Sissoko durante il passaggio di consegne alla presidenza del M5-RFP MALI-KURA: “È urgente ritornare al rispetto dei fondamentali del marzo 1991”

-

Il presidente dell’EMK ha colto l’occasione per chiedere il rispetto delle conquiste della Rivoluzione del marzo 1991, in particolare per quanto riguarda la libertà di espressione e di opinione in Mali. Va ricordato che Cheick Oumar Sissoko ha assunto, dopo l’incarcerazione dell’attuale presidente, Me Mohamed Ali Bathily, la presidenza ad interim. Infatti, è stato mentre presiedeva il comitato strategico del M5-RFP Mali Kura, sotto la piattaforma Fasoden, che Me Mohamed Ali Bathily è stato ingiustamente arrestato e detenuto per 4 mesi, mentre altri 10 leader politici, compresi i partiti politici, continuano a chiedere il rilascio.

Facendo il punto su questa presidenza, Cheick Oumar Sissoko ha suggerito che la sua lotta è stata in parte dedicata alla ricerca di modi e mezzi affinché i loro compagni politici, che non hanno commesso nulla di grave per ritrovarsi lì, non siano altro che riuniti in una casa privata per parlare del Mali, del futuro del Mali, possono riconquistare la libertà.

“Siamo rattristati dall’arresto abusivo di 11 nostri compagni, incluso il nostro attuale presidente, Me Mohamed Ali Bathily”, ha detto. E continua: “I tre mesi sono stati dedicati alla loro liberazione, ma anche e soprattutto a portarci al rispetto delle libertà pubbliche, perché non è così. Tutti i livelli della nostra società sono stati colpiti da questa privazione della libertà. Abbiamo concentrato il nostro lavoro nel riportare il Paese ad una migliore comprensione delle conquiste del marzo 1991 e al rispetto della Costituzione e delle leggi in vigore. Ciò che non potevamo fare era garantire attività politiche per comprendere meglio questa situazione che non è positiva per il Paese, che non è positiva per mobilitare i cittadini maliani in questa difficile transizione, in questa transizione dalla crisi di sicurezza, alla crisi economica, alla crisi sociale… Noi non sono riusciti a portare avanti queste azioni politiche. Ma continuiamo la nostra mobilitazione e chiariamo che sarà permanente per il semplice motivo che amiamo il nostro Paese e lo abbiamo dimostrato quando eravamo in carica, qualunque cosa si dica! Menzionerà, oltre al caso dei compagni politici incarcerati, tutti gli altri prigionieri politici e d’opinione, in particolare Ras-Bath, Rokia Doumbia detta “Pepe rosa”, il dottor Etienne Fakaba Sissoko… La lotta sarà quindi quella di lavorare, secondo lui, affinché tutte queste persone private della libertà possano essere liberate.

Una convinzione condivisa dal presidente entrante, in particolare dall’ex primo ministro Modibo Sidibé, per il quale “il Mali democratico non ha bisogno di fare prigionieri politici”!

“La continuazione della richiesta di rilascio dei nostri compagni e dei detenuti per opinioni politiche farà parte dell’asse prioritario. Abbiamo imparato la lezione dalla sospensione delle attività politiche, dalle detenzioni… Lotteremo contro tutto ciò che riguarda gli attacchi alla libertà e per il rilascio dei nostri compagni politici (…) Non ha senso dividere i maliani… nessuno potrà fare a meno dell’altro (…) Siamo pronti a creare un movimento per sollevare le questioni relative al ritorno all’ordine costituzionale…”, ha dichiarato Modibo Sidibé.

MAÏMOUNA DOUMBIA

Related News :