In un contesto difficile segnato dalla guerra che devasta il Paese, la squadra di calcio libanese cerca di orientarsi e proseguire la preparazione per le qualificazioni alla Coppa d’Asia 2027.
Mentre il Libano sta attraversando un periodo di guerra mortale, la nazionale di calcio concluderà la sua pausa internazionale con un’ultima partita amichevole contro la Birmania questo martedì alle 12:30 (ora di Beirut).
Contesto difficile, ma preparazione cruciale
Questa partita, che si svolgerà al Thuwunna Stadium di Yangon, in uno stadio da 50.000 posti, segna la fine di una serie di partite preparatorie alle prossime qualificazioni alla Coppa d’Asia 2027, che inizieranno a marzo 2024.
Il Libano, che in precedenza ha svolto un ritiro in Qatar e venerdì scorso ha giocato un’amichevole in Thailandia (finita con un pareggio), spera di ottenere una vittoria morale contro il Myanmar. Questa partita, che arriva in un contesto difficile per i Cedars, permetterà al tecnico Miodrag Radulovic di continuare il lavoro iniziato durante la Merdeka Cup, in Malesia, due mesi fa. Si tratterà anche di continuare l’inserimento di nuovi giocatori nella squadra, alcuni dei quali hanno già mostrato buone prestazioni durante la partita contro la Thailandia.
Una squadra in ricostruzione
Il Libano, che cerca di rinnovarsi per le qualificazioni alla Coppa d’Asia, sarà una squadra trasformata per questa partita. Dopo la delusione della partita contro la Thailandia, Radulovic dovrebbe apportare diversi cambiamenti alla sua formazione. Probabilmente rientrerà in gruppo l’attaccante Omar Chaaban, soprannominato ”Bugiel”, che non aveva preso parte al precedente incontro a causa della stanchezza accumulata dopo un lungo viaggio, avendo ripreso ad allenarsi normalmente. Ci si aspetta che Chaaban, che ha giocato da titolare tutte le partite del Libano nel 2023, porti la sua energia offensiva alla squadra.
Potrebbe però pesare sulla squadra la probabile assenza del terzino sinistro Mohamed Hayek, infortunato agli adduttori.
La sua assenza sarebbe un duro colpo per una difesa libanese già in cerca di stabilità. Ma questa partita contro la Birmania rappresenta anche un’occasione speciale per il tecnico montenegrino Miodrag Radulovic. Questa sarà la sua 50esima partita alla guida della nazionale libanese, un numero simbolico nella sua carriera con i Cedars. Inoltre, Radulovic si riunirà con un avversario che conosce bene, avendo allenato il Myanmar per sei mesi nel 2019, dopo un mandato di successo con il Libano, che ha guidato per la prima volta alla finale della Coppa d’Asia attraverso le qualificazioni.
Ricordi di scontri passati
I Cedars e la Birmania si sono affrontati più volte in passato, in particolare durante le qualificazioni per la Coppa del Mondo 2018 e la Coppa d’Asia 2019. Nel loro primo incontro, nell’ottobre 2015, il Libano ha vinto 2-0 grazie ai gol di Hassan Maatouk e Abbas. Atwi, nell’ambito delle qualificazioni ai Mondiali. La partita di ritorno, nel marzo 2016, si concluse con un pareggio interno per 1-1, con il Libano che pareggiava nel finale di gara grazie ad un gol dell’attaccante Halaal Haloua. Questi due risultati hanno permesso al Libano di finire al secondo posto nel proprio girone, dietro alla Corea del Sud, e di qualificarsi per gli spareggi per la Coppa d’Asia.
Partita simbolica in un contesto difficile
Questa partita contro la Birmania, anche se amichevole, è di particolare importanza per il Libano. In un tragico contesto di guerra, ogni partita della Nazionale diventa simbolo di resilienza e speranza. L’obiettivo è duplice: prepararsi al meglio per le qualificazioni alla Coppa d’Asia del 2027, offrendo allo stesso tempo al popolo libanese una boccata d’aria fresca in mezzo alle sfide. Anche se la vittoria non è garantita, la squadra di Radulovic cerca soprattutto di rafforzare i propri legami, testare nuovi giocatori e inviare un messaggio di solidarietà e perseveranza ai suoi sostenitori in tutto il mondo.
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