Autonomia e secchiello Bambi
Il 29 ottobre, le società americane Sikorsky (una filiale di Lockheed Martin) e Piovere ha dimostrato per la prima volta le capacità antincendio dell’elicottero autonomo da trasporto medio UH-60 Black Hawk. L’informazione è stata resa pubblica in a comunicato stampa pubblicato l’11 novembre Precisa che è stata effettuata una dimostrazione con il Black Hawk autonomo dotato di a secchio Bambi. Per l’occasione erano presenti i rappresentanti degli enti che lottano direttamente o indirettamente contro gli incendi boschivi: la Federal Emergency Management Agency (FEMA), il Los Angeles County Fire Department (LACoFD) e l’Orange County Fire Authority (OCFA). Erano rappresentate anche la National Aeronautics and Space Administration (NASA) e la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), oltre ad altre entità o potenziali investitori.
Sono stati effettuati tre test, per una durata di volo cumulativa di 30 minuti. Per ragioni di sicurezza, a bordo dell’elicottero era presente un pilota che però non è mai dovuto intervenire durante i 30 minuti di dimostrazione. Ogni volta, su ordine del tablet di controllo, il Black Hawk prendeva il volo, cercava l’incendio e lo spegneva utilizzando l’acqua presente nel secchio Bambi. Per l’occasione il fuoco era vero ma di piccole dimensioni: un anello di 30,5 centimetri di diametro alimentato a propano (gas) e acceso da una scintilla, il tutto creando fiamme da 7,6 a 15,2 centimetri. Il sistema sviluppato da Rain e integrato nel Black Hawk ha permesso di tenere conto del vento per regolare al meglio il volo dell’elicottero per offrire una soluzione di lancio efficace.
Un bisogno importante
La presenza di LACoFD e OCFA non è una coincidenza: migliaia di vigili del fuoco vengono talvolta mobilitati in California per combattere un singolo incendio. In questa regione si verificano spesso anche megaincendi, la cui superficie bruciata supera i 10.000 ettari: Mosquito Fire (134.358 ettari) tra il 6 settembre e il 22 ottobre 2022, Smith River Complex Fire (38.488 ettari) tra il 15 agosto e il 17 novembre 2023 e, più recentemente, Park Fire (173.854 ha) tra il 24 luglio e il 26 settembre 2024… per citare solo gli incendi più significativi degli ultimi tre anni! In effetti, contemporaneamente ai megaincendi elencati in precedenza è stato necessario spegnere anche altri incendi e megaincendi.
Gli assetti aerei sono quindi strategici, se non essenziali: elicotteri, aerei bimotore ma anche C-130H Hercules e perfino il noleggio di DC-10 modificati e messi in servizio dalla compagnia 10 Tanker Air Carrier (video sotto). L’arrivo di sistemi autonomi rappresenterebbe, come spiegato da Maxwell Brodie, CEO di Rain, un aumento di capacità con, ad esempio, capacità di volo notturno o addirittura la possibilità di volo in una zona fumosa, cosa attualmente impossibile:
“Gli incendi boschivi costano agli Stati Uniti più di 390 miliardi di dollari all’anno e si prevede che molteplici fattori di rischio aumenteranno fino al 30% entro il 2030. Non vediamo l’ora di dimostrare ai legislatori come i dispositivi autonomi possano impedire che gli incendi si spengano o continuino a volare di notte e in zone di turbolenza e zone fumose dove gli aerei pilotati da un equipaggio non si avventurerebbero.“
La DARPA ?
La presenza della DARPA si spiega soprattutto con l’autonomia di questo Black Hawk. Il 5 febbraio 2022, un elicottero da trasporto medio UH-60A Black Hawk (N60-OPV) ha volato in modo completamente autonomo per la prima volta*. Questa nuova soluzione a bordo di elicotteri è stata resa possibile dallo sviluppo e dall’integrazione del sistema Matrix di Sikorsky (una filiale di Lockheed Martin). Prove di trasporto sotto imbracatura o addirittura con personale simulato in cabina erano stati effettuati con successo anche il 2 novembre 2022.
Lo sviluppo di questa capacità consentirà alle Forze Armate americane di disporre di soluzioni autonome di supporto logistico a bordo di elicotteri: con un clic su un tablet, diversi sistemi aerei autonomi saranno in grado di trasportare carichi nell’area desiderata, in completa autonomia*. I dispositivi terrebbero quindi conto delle diverse minacce conosciute per scegliere la migliore traiettoria di volo verso l’area in questione, integrando anche il terreno, i diversi ostacoli, ecc.
Nel contesto della lotta contro gli incendi boschivi, non è necessario specificare il vantaggio che rappresenterebbe un’ala di elicotteri medi autonomi con capacità antincendio e che, al primo allarme e “in un clic”, dirigerebbe – giorno e notte notte – verso un megaincendio americano per sostenere le risorse dispiegate sul terreno. Il video qui sotto mostra un test effettuato nel dicembre 2023. Dimostra la capacità di riempimento del secchio bambi, il rilevamento visivo dell’incendio da parte dell’elicottero ed infine, il rilascio dell’acqua trasportata, il tutto in completa autonomia*.
*I droni autonomi non sono mai completamente autonomi, l’essere umano deve sempre rimanere nel circuito decisionale: un ordine deve sempre essere impartito da un essere umano e certe decisioni necessitano dell’autorizzazione di un operatore umano. Ma gli avvicinamenti, la gestione del volo, l’accumulo delle informazioni disponibili su un cloud, ecc. sono compiti gestiti dall’intelligenza artificiale del sistema.
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