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la stagione in corso è davvero “ultraviolenta”?

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Qualche settimana fa, il nuovo ministro degli Interni, Bruno Retailleau, ha presentato a RMC un piano di lotta contro la violenza sugli spalti in Francia. Il primo poliziotto in Francia aveva dipinto un ritratto molto cupo dello stato attuale delle tribune. Ma per questo anno finanziario 2024-2025 la situazione è davvero così catastrofica?

In gergo giornalistico possiamo chiamarla castagna quando si parla di violenza nel calcio francese. La Ligue 1 e la Ligue 2 sono riprese da diversi mesi e, come ogni anno, questo argomento così delicato torna alla ribalta, spesso nello stesso periodo dell’anno. Anche l’arrivo del nuovo governo alla fine di settembre ha spinto questo tema in prima pagina.

Gli avvenimenti violenti a margine dell’incontro di Montpellier-Marsiglia rappresentano il punto di partenza di questa ondata mediatica. Il nuovo ministro degli Interni ha affrontato rapidamente la questione, prima di annunciare misure qualche giorno dopo su RMC. A questo mix bisogna aggiungere i cori omofobi su diverse tribune del campionato e lo striscione ‘Palestina libera’ al Parco dei Principi, si ottiene un cocktail perfetto per navigare sullo stato delle tribune francesi per diverse settimane. È soprattutto la Ligue 2 ad aver vissuto turbolenze con un inizio di stagione turbolento, soprattutto per quanto riguarda la programmazione del campionato, in particolare dalla parte del Lorient.

Esplodono le ordinanze di divieto di viaggio

Eppure, rispetto alle ultime stagioni, questo inizio anno si sta svolgendo con una certa calma. Questa tendenza è confermata anche da diverse fonti di polizia. Va detto che negli ultimi mesi sono esplose le ordinanze che regolamentano la vigilanza e i divieti di spostamento per i tifosi avversari. Ciò limita notevolmente i possibili incidenti. Dall’inizio della stagione, le prefetture francesi hanno pubblicato più di sessanta regolamenti di viaggio e il ministro degli Interni ha firmato una ventina di ordinanze di divieto di viaggio. Questi due dati potrebbero battere i record a fine stagione.

Le poche misure annunciate dal Viminale non hanno scosso le posizioni francesi. Da diverse settimane il divario tra tifosi e autorità si è ampliato. Con l’ex ministro dello Sport, le discussioni tra le diverse parti interessate erano regolari e molto più semplici. Oggi sono inesistenti. Tuttavia, Amélie Oudéa-Castéra non ha esitato a lanciare una moratoria la scorsa stagione dopo la morte a coltellate di un tifoso dell’FC Nantes poco prima della partita contro il Nizza. Ma il dibattito è stato possibile, soprattutto nelle plenarie dell’Ente nazionale del tifo.

“Un forte calo degli arresti”

Nel suo rapporto di metà stagione 2023-2024, il DNLH ha notato un “aumento complessivo dei divieti negli stadi”, in particolare in termini di divieti amministrativi negli stadi che sono aumentati da 63 nel 2022-2023 a 148 nel 2023-2024. Allo stesso tempo, la DNLH ha notato “un forte calo degli arresti” in Ligue 1 e in Coppa dei Campioni. Si passa dai 246 arresti in Ligue 1 nel 2022-2023 ai 131 nel 2023-2024. D’altro canto, alla stessa data, l’impiego delle forze di sicurezza interne è ancora molto significativo nelle ultime stagioni, il che irrita il ministro dell’Interno. Ma per il momento esistono poche soluzioni per ridurre il numero di poliziotti e gendarmi mobilitati in occasione delle partite di calcio in Francia. Allo stesso tempo, è esploso il numero delle ordinanze che vietano la circolazione dei tifosi oppositori. Ciò dimostra che anche senza tifosi avversari in una partita di calcio, il numero di poliziotti e gendarmi mobilitati rimane più o meno lo stesso. La DNLH ha tuttavia spiegato che si è verificato un “peggioramento della natura degli atti violenti commessi nonostante un calo dei fatti osservati”.

Nelle prossime settimane sono previsti diversi incontri delicati in Francia, tra cui una partita Brest-PSV Eindhoven a Guingamp. Dovrebbero piovere ordinanze che vietano la circolazione dei tifosi.

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